Raggi cosmici, bilanci energetici | Il "programma Zichichi" - Live Sicilia

Raggi cosmici, bilanci energetici | Il “programma Zichichi”

L'assessore regionale ai Beni culturali Antonino Zichichi

Dal programma "Archimede" a quello riguardante il "Motore meteorologico". Passando per l'utilizzo dei protoni e le "emergenze planetarie". Nel dettaglio, i dodici "progetti per la Sicilia" descritti oggi all'Ars dall'assessore-scienziato.

Beni culturali
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PALERMO – Per tornare indietro nel tempo, dal Cern ad Archimede, servirebbe un elettrone. Ma l’abisso temporale tra i super laboratori e gli esperimenti dello scienziato siracusano, è colmabile anche in dodici, semplici passi. Quelli del “programma Zichichi” per la Cultura siciliana. Illustrato oggi a margine della seduta della seduta della quinta Commissione all’Ars, alla quale l’assessore ai Beni culturali ha partecipato per la prima volta.

Così, ecco il “dodecalogo” dello scienziato. A cominciare proprio da Archimede. Che dovrà presto dare il nome a molte piazze siciliane. Ma che intanto, caratterizza il primo dei progetti. “L’ansia del sapere ebbe in Sicilia, con Archimede, – si legge nel testo dell’assessore – l’esempio unico nella Storia del mondo dall’alba della civiltà alla nascita della Scienza moderna. Le sue scoperte, invenzioni e calcoli ne fanno il più grande intelletto dell’Umanità nel corso di dieci millenni”.

Il secondo progetto è denominato “Nuovi itinerari di alta cultura”. “La Sicilia – spiega Zichichi – ha avuto nel Novecento una straordinaria stagione di talenti nell’Arte, nella Letteratura e nella Scienza – Talenti che pochi conoscono”. Segue il progetto “La Sicilia nel mondo”. Secondo Zichichi, infatti, l’Unesco cura solo il 10% dei siti di alto valore culturale. Il progetto “La scienza nelle scuole EEE (Extreme Energy Events), mira a coinvolgere i ragazzi delle scuole nello studio di eventi naturali come quelli riguardanti la formazione dei… raggi cosmici.

Un altro progetto riguarderà la creazione del “Primo polo della rete sismica mondiale”. Un programma che si articola in quattro punti: “Il terremoto in Irpinia, il Terremoto in Armenia, il calore interno della Terra, Terremoti vulcani e superstizioni varie”. Nessuna traccia dei sismi del Belice o di Messina. Ma probabilmente i temi si affronteranno, entrando nel dettaglio. Un progetto iper-avverinistico, invece, è quello finalizzato a “Capire il motore meteorologico”, che avvalendosi dell’utilizzo di”super-computers”, approfondirà gli argomenti inerenti i “bilanci energetici delle diverse componenti: natura e attività umane. Fenomeni di base per capire le sorgenti delle perturbazioni atmosferiche”. Con un particolare riguardo al “mistero dei misteri”: “L’origine delle nuvole e la catena termodinamica conseguente”.

Il progetto NMR (Nuclear magnetic resonance), tocca il discusso tema dell’energia nucleare. Ma le finalità del progetto sono fortemente “localizzate” e indirizzate a “una tecnologia medica alle frontiere della tecnologia magnetica”. A Catania, invece, dovrebbe essere avviato il progetto “Proton-Teraphy”, “per realizzare – spiega Zichichi – nel laboratori nazionali del Sud una attività nata propria in Sicilia e che adesso ritorna nelle sue origini”.

Si torna al settore medico col progetto “Il problema culturale del trapianto di organi e problemi correlati”, mentre quello intitolato “A project for mankind” si pone l’ambizioso disegno di verificare quale possa essere il ruolo della Sicilia rispetto alle “emergenze planetarie”. E riecco la medicina, invece, nel progetto “Città del benessere e della Salute”, “per creare a Palermo – scrive l’assessore – un esempio di medicina veramente moderna”. Ultimo “step”, quello legato ai “Problemi di cultura moderna in Sicilia e nel mondo”. E chi pensa che almeno stavolta, finalmente, si affronti il tema dei Musei e dei siti culturali siciliani, è il caso che si metta il cuore in pace. Il progetto infatti, verrà incentrato sull’attività del Cern, e sul “vero motore del progresso”. Che, a occhio e croce, per Zichichi non ha niente a che vedere, in Sicilia, con le bellezze monumentali e storiche. Con i Beni culturali, insomma.


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