Ragusa, sequestro in ospedale | Indagato anche il manager Aricò - Live Sicilia

Ragusa, sequestro in ospedale | Indagato anche il manager Aricò

Difformità di funzionamento negli impianti di climatizzazione. Ecco le accuse e le reazioni.

In una precedente versione della notizia, tratta da una agenzia di stampa, era stata attribuita al procuratore Marco Rota la “conferma” delle indagini a carico del direttore generale Maurizio Aricò. La Procura smentisce di avere mai dichiarato nulla di simile. Abbiamo corretto quindi l’articolo. Ci scusiamo con i lettori e i diretti interessati. 

RAGUSA– La Guardia di Finanza di Ragusa ha eseguito un sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla locale Procura che sottopone a vincolo giudiziario due sale operatorie, il blocco parto, i locali dell’unità di terapia intensiva e coronarica e della rianimazione del nuovo ospedale Giovanni Paolo II. Il provvedimento, emesso “a tutela della salute pubblica”, è motivato dalla “necessità, avendo riscontrato ed accertato una difformità di funzionamento negli impianti di climatizzazione annessi alle suddette sale medicali, di prevenire situazioni di pericolo per l’incolumità degli utenti del nuovo ospedale”.

C’è anche il direttore generale dell’Asp Ragusa Maurizio Aricò tra gli indagati per le difformità di funzionamento negli impianti di climatizzazione annessi alle sale medicali del nuovo ospedale di Ragusa “Giovanni Paolo II”, sequestrati oggi dalla Guardia di Finanza su disposizione della procura della Repubblica di Ragusa. Oltre ad Aricò è indagato anche il capo dell’ufficio tecnico dell’azienda Sanitaria. L’indagine ha permesso di verificare come non tutto sia filato liscio nei collaudi degli impianti di climatizzazione e antincendio. Sarebbero emerse attestazioni di regolarità non congrue rispetto alla realizzazione dettate dalla fretta di procedere all’inaugurazione del nuovo ospedale.

La nomina dei tre consulenti tecnici da parte della Procura ha permesso di verificare le anomalie e le incongruenze tecniche a tutela della salute dei pazienti negli impianti di climatizzazione e antincendio. Il messaggio che l’ufficio coordinato dal Pm Marco Rota ha voluto dare, oltre all’individuazione dei reati, è che un nuovo ospedale si apre se è pronto e perfettamente efficiente. Il nuovo ospedale di Ragusa si sarebbe dovuto inaugurare il 26 giugno scorso alla presenza del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Poi il trasferimento dei pazienti è stato bloccato anche alla luce della decisione della Procura di aprire un fascicolo proprio per accertare se gli impianti termici, elettrici e antincendio erano a norma e se tutto fosse stato eseguito a regola d’arte. L’avviso di garanzia ad Aricò arriva dopo che il manager è stato trasferito dalla Giunta regionale all’Ospedale ‘Cervello’ di Ragusa come commissario straordinario, anche se la sua nomina è stata slittata di 45 giorni. Il sequestro delle sale operatorie e l’avviso di garanzia allo stesso manager finiranno per allungare inevitabilmente i tempi di apertura del nuovo ospedale.

LE REAZIONI

“Alla luce di quanto sta avvenendo a Ragusa, con un ‘vecchio’ ospedale ormai smobilitato e un nuovo ospedale ancora inagibile a causa delle indagini e dei sequestri in atto, è indispensabile un immediato intervento dell’assessorato alla Salute”‘. Lo dice Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità dell’Ars. “L’assessore Gucciardi rimuova immediatamente il direttore Aricò e nomini una task force per affrontare quella che si è trasformata in una vera e proprio emergenza, – continua il parlamentare Pd – altrimenti il rischio è che fra incertezze, scarichi di responsabilità e possibili aumenti di interventi legati alla stagione estiva, la situazione possa degenerare in un vero e proprio caos con conseguenze pesantissime per i pazienti e gli utenti”.

“La sanità iblea è nel caos, mai si era visto un momento di confusione e di incertezza come quello che sta travolgendo gli ospedali di Vittoria, Ragusa e Modica in questi giorni”. Lo afferma la deputata ragusana del M5S all’Ars Vanessa Ferreri, sottolineando che, “come ho già detto più volte, la corsa per aprire il nuovo ospedale di Ragusa ha aggravato una situazione già precaria, ma che comunque aveva raggiunto una sua stabilità”. La parlamentare “non si lego alla schiera di chi sta tessendo gli elogi per il direttore generale Aricò” che, sostiene l’esponente M5s, “credo abbia spesso peccato di presunzione e che sia stato un manager non adeguato alle peculiarità del nostro territorio e troppo prono alla politica”. “Ho visitato più reparti io, in questi anni – aggiunge – che lui in tutto il suo mandato, e a dirlo non sono io ma il personale sanitario”. “Mi auguro – auspica la parlamentare Vanessa Ferreri – che la ‘proroga’ di 45 giorni concessa dall’assessorato prima di trasferirsi a Palermo gli serva da “zona cesarini”, per usare una metafora calcistica: che possa completare, solamente se sussistono le condizioni di sicurezza, il trasferimento dei reparti e dei pazienti”. La deputata ha presentato un’interrogazione all’assessore Gucciardi per informarlo delle criticità che in queste settimane stanno vivendo gli ospedali del territorio ibleo, in particolar modo i pronto soccorso. “Basta giocare con le parole sulla pelle dei siciliani – conclude – se sono in grado, sblocchino i concorsi, come annunciato da oltre un anno. Altrimenti chiedano scusa e lascino il posto ad altri”.

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