Raimondo replica a Sel:| "I giardini servono ad altro" - Live Sicilia

Raimondo replica a Sel:| “I giardini servono ad altro”

Riceviamo e pubblichiamo la replica dell'assessore al Verde Raimondo alle critiche mosse dai vendoliani per la festa nazionale del partito.

PALERMO – “Mi dispiace che si parli e che si faccia polemica su una determinazione assunta dall’Amministrazione comunale in merito ad usi impropri dei giardini storici della Città”. Così l’assessore al Verde del comune di Palermo, Francesco Maria Raimondo, risponde alle polemiche di Sel sulla mancata concessione di una villa cittadina per la festa nazionale del partito.

“Palermo è una città europea? Allora adoperiamoci perché possa continuare ad esserlo non solo nelle azioni ma anche nei semplici comportamenti cominciando dal rispetto di sani principi. In questi ultimi mesi di emergenza per il verde e il decoro della Città, in particolare nei giorni scorsi, sono state fatte delle comparazioni sul numero di addetti al verde nella nostra Città su cui avremo modo di replicare. I confronti sono stati fatti con Parigi, Roma e Torino. Bene, in queste grandi città, il giardino storico è considerato un bene culturale che va fruito conformemente alla natura propria del sito e alla sua storia, compatibilmente con i suoi delicati equilibri e della fragilità di strutture e verde esistente; il tutto in accordo con i principi dettati dalla “Carta di Firenze” sui giardini storici, che esclude impatti massivi, indipendentemente dell’aspetto acustico che ha poi ripercussioni all’intorno e per residenti in particolare. Peraltro si tratta di materia soggetta alla vincolistica dell’Amministrazione dei Beni Culturali e quindi della Soprintendenza. Questa è la linea dell’attuale Amministrazione: non luoghi ludici ma luoghi di ricreazione e di attività culturali e psico-fisiche in genere. Se in passato non si è tenuto conto di tutto questo come anche delle trasgressioni conseguenti, non significa che non sia arrivato il tempo di farlo, soprattutto quando l’Amministrazione offre non una, ma ben due alternative: il Piazzale dei Matrimoni ai margini del Parco della Favorita, dove è stata recentemente ospitata un’affollata manifestazione, con soddisfazione degli organizzatori, che prima avevano avuto negato il Giardino Inglese; quindi lo spazio prossimo allo Stadio “Barbera”, aperto e privo di aiuole e vegetazione “sensibile”, fra lo stesso stadio e Case Rocca, su viale del Fante. In merito al passato, devo riconoscere che anche gli Assessori che mi hanno preceduto hanno avuto attenzione alla materia; ricordo che l’ultimo, il prof. Giuseppe Barbera, si era adoperato, ristringendo la possibilità (con tanto di limitazioni mai rispettate dall’utenza) al solo Giardino Inglese. Ho grande rispetto per i rappresentanti e militanti di Sel, ma ci terrei a far sapere che la stessa linea l’Amministrazione l’ha tenuta nei confronti di analoga richiesta di utilizzo da parte di altre forze politiche. Non si comprende, dunque, la ragione e il tono della polemica, in considerazione anche della circostanza che il Segretario Regionale Sel, on. Erasmo Palazzolo – con il quale dovrebbe essere in collegamento il coordinatore provinciale dello stesso partito – ha avuto modo di confrontarsi, durante il mese di agosto, con l’Assessore Giovanna Marano e con lo stesso Sindaco, che hanno espresso le inconfutabili e inconfutate ragioni di tutela dei giardini storici”.


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