PALERMO – Sorriso sulle labbra, maglia numero 5 e quella voglia di voler ripagare la fiducia del suo nuovo club che punta forte su di lui per la prossima stagione. Slobodan Rajkovic, nuovo difensore centrale del Palermo, si è presentato così ai giornalisti intervenuti presso il Tenente Onorato di Boccadifalco dove il serbo classe ’89 ha espresso le sue prime dichiarazione da giocatore rosanero. Innanzitutto il motivo che ha portato l’ex Amburgo e Darmstadt ha legarsi con il club di viale del Fante: “Ho avuto tante altre opportunità dal mercato ma alla fine ho scelto Palermo – ha dichiarato Rajkovic – perché avevo voglia di cambiare e perché quello siciliano è un club dalle grandi tradizioni in cui ho voglia di far bene. Sono convinto d’aver fatto la scelta giusta, sia personalmente che per la mia famiglia. Sono felice della fiducia del presidente Zamparini, lui è una grande persona”.
Nella passata stagione Rajkovic in Bundesliga ha racimolato solo 15 presenze ma il centrale della nazionale serba rassicura sulle sue condizioni fisiche: “Gli infortuni fanno parte del calcio e l’anno scorso o recuperato dai guai fisici e poi sono rimasto in trattativa con il club per il trasferimento. Mi sono preparato comunque in Germania perché lì il campionato inizia prima quindi non mi manca molto per raggiungere il mio grado migliore di preparazione. Ho svolto qualche seduta monitorato dal Palermo e adesso non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura. Non so quando vedrete il miglior Rajkovic visto che sono al secondo allenamento col Palermo ma spero nel minor tempo possibile. Una mia qualità è la concentrazione durante tutti i 90’”.
Sull’assetto difensivo privilegiato Rajkovic ammette di trovarsi bene in quello a tre: “In nazionale ho giocato a tre e per me non è un sistema nuovo. Non sarà un problema giocarci anche qui anche se dovrò imparare tanto e sono fiducioso che potrò migliorarmi anche con altri moduli. A chi mi ispiro? Mi piace molto Piqué del Barcellona, quando ho tempo guardo molto calcio in tv. La maglia 5 l’ho scelta perché è un numero che mi piace e l’ho indossato da piccolo. Visto che era libera l’ho presa subito”.
Ad influenzare Rajkovic nella scelta del campionato italiano sono stati tanti importanti calciatori che hanno fatto grande la Serbia: “Stankovic e Kolarov mi hanno parlato bene della serie A. E’ un bel campionato e qui al Palermo conosco Jajalo per averci giocato da avversario in Germania. Spero di riguadagnare la convocazione in Nazionale poi perché la serie A è molto seguita in Serbia”.
Sull’episodio che in un certo senso ha caratterizzato negativamente la sua carriera, ovvero lo sputo ad un arbitro durante l’ultima Olimpiade di Londra, Rajkovic tiene a precisare: “Ho parlato tanto di questo argomento perché ovviamente fa parlare molto ma ho giocato tanti anni in Bundesliga e ho dimostrato di essere un bravo ragazzo. Si tratta di un episodio lontano di cui penso sia giusto non parlare più”.
