Rapine, risse e sfide alla polizia| La Vucciria e il degrado senza fine - Live Sicilia

Rapine, risse e sfide alla polizia| La Vucciria e il degrado senza fine

L'episodio della folla che aiuta un ladro a fuggire è solo l'ennesima notte di follia alla Vucciria.

PALERMO – Un microcosmo nel cuore della città in cui la voglia di rinascita sembra pian piano svanire nel nulla. Le notti di follia tra i vicoli e le piazze diventati scenari di risse, rapine, aggressioni e, ultimamente, di una rivolta contro la polizia, parlano di un degrado senza fine. Sulle balate della Vucciria ha preso ancora una volta vita la violenza. La zona intorno a piazza Garraffello si è nuovamente trasformata in un’area che si chiude nei confronti della legalità. E a scapito di qualunque linea che miri alla rivalutazione del centro storico cittadino.

Mercato di giorno, tappa della movida di notte. Ma a caro prezzo. Quella che viene fuori dagli ultimi fatti di cronaca è un’immagine che non corrisponde per niente a quella sperata dalla maggior parte dei palermitani fino a pochi anni fa, quando decine di nuovi locali hanno aperto le porte e molti cittadini hanno scelto di vivere a due passi dal mercato più antico della città. In tanti sono andati via. Sono fuggiti da quella zona di cui inizialmente subivano il fascino: l’atmosfera bohemien e la bellezza ammaliante dei vicoli e dei palazzi storici, hanno man mano lasciato spazio all’aria decadente e al degrado.

E’ qui che i malviventi hanno trovato terreno fertile. Un’occhiata o una parola di troppo sono sfociate in maxi risse e pestaggi tra ottobre e novembre scorso, quattro palermitani sono stati rapinati e picchiati all’inizio dell’anno e, domenica sera, quando la polizia ha arrestato un ragazzo che aveva scippato la borsa ad una giovane, si è scatenato per l’ennesima volta l’inferno.

Una tristissima replica di episodi che avevano già profondamente sconvolto molti palermitani e turisti che giurano di non voler più mettere piede nella zona. Basta fare un giro su Internet per raccogliere le opinioni di chi ha recentemente visitato la Vucciria e ne è rimasto deluso. A parlare chiaro sono le recensioni su TripAdvisor, il portale che pubblica pareri ed opinioni da utenti di tutto il mondo su luoghi e strutture visitate. “Avevo altre aspettative, che in parte sono state deluse – scrive Fabrizio -. Ci sono pochissimi banchi e il quartiere non è dei migliori. Non andate di notte”. E ancora: “Troppo troppo troppo sporco. Sudicio – scrive Gloria -. Escrementi di cani ovunque, bottiglie rotte a terra, cassonetti scoperchiati accanto a trattorie e bar dove ci si siede all’aperto, urla e schiamazzi, puzza di urina”.

Sono soltanto due delle recensioni di chi torna a casa con un ricordo spiacevole della Vucciria, ben lontana dai colori e dalle emozioni che Guttuso aveva trasferito sulla tela. Quelle che tornano alla mente sono le immagini di una vetrata sfondata, di tavolini e sedie lanciati per aria, di una baby gang che punta il collo rotto di una bottiglia contro la faccia di una ragazza. A novembre scorso una ventina di giovani scatenò il putiferio davanti ad una pizzeria, per alcuni di loro fu necessario l’intervento del 118 e il trasporto al pronto soccorso. Pochi giorni dopo, intorno alle 4 di notte, il pestaggio di un altro ragazzo, immortalato anche stavolta con un video choc. Violenza pura che si è poi ripetuta a marzo, quando finì nel mirino una coppia di fidanzati: l’aggressione avvenne in discesa Maccheronai, davanti agli occhi di decine di persone che si allontanarono.

Nel lungo elenco di episodi che rema contro la vivibilità e la sicurezza della Vucciria, ci sono altre due rapine violente. Una ai danni dell’attore Paolo Mannina, l’altra subita dallo chef di un ristorante della zona, picchiato e derubato mentre tornava a casa. Domenica notte l’exploit. La Vucciria ha ribadito con forza di voler mantenere il suo status di “zona franca”, dove tutto è concesso. La folla ha aiutato un ladro a sfuggire alla polizia. Era stato ammanettato dopo aver messo a segno uno scippo, ma è riuscito a sferrare un pugno ad un agente e protetto da decine di persone ha trovato una via di fuga.

Un episodio che il sindaco Leoluca Orlando ha duramente condannato, chiedendo ai commercianti di lavorare sul fronte della legalità: “Vicende simili – ha detto il primo cittadino – rappresentano un danno per gli esercenti di quella zona che rischiano di essere, volutamente o meno, spettatori, se non complici di comportamenti illegali che allontanano turisti e cittadini e che innescano un circolo vizioso di degrado e illegalità di cui proprio l’economia è la prima vittima. I commercianti della Vucciria devono scegliere da che parte stare, oggi è importante più che mai”.


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