PALERMO – Ad incastrarlo è stata un’impronta digitale. Le manette sono scattate per Giovanni Montagnino, bolognese di 21 anni, accusato di aver partecipato alla rapina del 10 agosto 2012 all’agenzia Monte Paschi di Siena di via Notarbartolo. Un colpo messo a segno insieme ad un complice, che fruttò diciottomila euro. L’anno scorso era stato arrestato il giovane che si era fatto materialmente consegnare i soldi dai cassieri: sotto minaccia era riuscito a farsi consegnare il denaro.
Antonino Fragali, 18 anni, era stato individuato dopo minuziose indagini, arrivate ad una svolta grazie alle immagini del circuito di telesorveglianza della banca, agli elementi raccolti grazie al sistema antirapina e alle testimonianza dei presenti, dai dipendenti dell’istituto bancario ai clienti. Montagnino, finito in manette oggi, aveva fatto da “palo” al suo complice.
L’indagato è stato individuato grazie a un’impronta digitale rilevata nella banca dalla polizia scientifica: all’epoca Montagnino era incensurato e dunque le sue impronte non erano inserite nella banca dati delle forze dell’ordine, dove sono state solo di recente classificate, per un’altra vicenda.
Questo ne ha permesso la comparazione con quella relativa alla rapina di Palermo e ha portato all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa a carico di Montagnino dal Gip Aiello ed eseguita oggi.