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Razionalizzare i presidi |La richiesta della commissione

I consiglieri hanno firmato una mozione per impegnare il sindaco Bianco ad attivare il Pronto soccorso del Policlinico universitario.

Pronto soccorso
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CATANIA – Razionalizzare la collocazione dei Pronto Soccorso in città, attraverso una “rimodulazione logistica “ e attivare il già esistente pronto soccorso all’interno del Policlinico Universitario di via Santa Sofia. Lo chiedono i consiglieri della seconda commissione consiliare comunale che, sull’argomento, hanno presentato una mozione (primo firmatario Michele Failla, in qualità di presidente della commissione) per impegnare il sindaco Bianco, quale massima autorità sanitaria cittadina, ad intervenire nelle sedi competenti per razionalizzare dal punto di vista dell’impegno economico e della tutela della salute dei cittadini il progetto di rimodulazione dei Pronto Soccorso cittadini. “Catania è inserita in una vasta area metropolitana comprendente circa 700 mila residenti che vivono nei paesi dell’hinterland – spiega Failla – e la maggior parte della popolazione che fruisce dei Pronto Soccorso proviene da fuori città (160 mila accessi annui). Quindi, se vale quanto affermato, a nostro parere, i PS devono essere disposti a cintura ai bordi della città e dislocati in maniera logica secondo l’area di provenienza dell’utenza e le specialità esistenti”.

Partendo da questa valutazione e considerato che attualmente in città sono tre le strutture operative, di cui uno, quello del Vittorio Emanuele dovrebbe essere chiuso (e sostituito da quello del nuovo ospedale San Marco a Librino), chiedono l’apertura del Pronto soccorso del Policlinico universitario. “E’ necessario – concludono i consiglieri – che si attivi il presidio logisticamente ubicato in posizione adeguata per intercettare la domanda dei residenti nella zona nord-ovest della città e dell’hinterland, oltre a rappresentare l’ennesima incompiuta siciliana e un’inammissibile spreco di pubblico denaro in un periodo di spending review , per i cittadini utenti si tratta di un vero svantaggio per la propria salute”.


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