Recuperati gli oggetti rubati |Due i giarresi denunciati - Live Sicilia

Recuperati gli oggetti rubati |Due i giarresi denunciati

“Ringrazio l’Arma dei carabinieri per il brillante risultato”, ha detto stamani l’assessore alla Cultura Raciti, a cui è stata riconsegnata la refurtiva.

FURTO AL MUSEO DI GIARRE
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SANT’ALFIO. Sono bastate poche settimane ai carabinieri di Sant’Alfio per recuperare l’intera refurtiva trafugata a fine gennaio nel Museo degli usi e dei costumi delle genti dell’Etna di Giarre. L’attività info investigativa, compiuta in sinergia con i militari della Compagnia di Giarre, si è concentrata sin dall’inizio sui rigattieri dell’intero comprensorio ionico etneo, compreso Acireale, dove sono state compiute numerose perquisizioni. In uno dei punti vendita a Calatabiano i carabinieri sono riusciti ad individuare gran parte degli oggetti, circa 40 tra strumenti musicali e giare d’epoca, il cui valore complessivo si aggira sui 60mila euro.

Grazie alla collaborazione del commerciante i militari hanno anche identificato gli ignari acquirenti, molti dei quali residenti a Catania, riuscendo così nel giro di pochi giorni a recuperare tutta la refurtiva. Non solo. Sono stati anche individuati i soggetti che hanno venduto la merce al rigattiere. Si tratta di due pregiudicati giarresi, di 22 e 18 anni, con numerosi precedenti specifici alle spalle, denunciati per ricettazione.

“Si tratta di un furto importante che ha toccato in particolar modo la città di Giarre – spiega il maresciallo Alfio Polisano, comandante della stazione dei carabinieri di Sant’Alfio – Aldilà del valore commerciale c’è quello storico e affettivo perché si tratta di strumenti della banda comunale di Giarre, risalenti agli anni ‘30”.

Questa mattina nella stazione dei carabinieri la consegna del maltolto all’assessore alla Cultura del comune di Giarre, Antonino Raciti, e alla responsabile del museo Clara Mirabella. “Non posso che plaudire l’Arma dei carabinieri – dichiara l’assessore Raciti – e ringraziare in particolar modo il maresciallo Alfio Polisano e il capitano della Compagnia Giacomo Moschella perché non mi aspettavo che in così breve tempo si riuscisse a recuperare il maltolto”.

Ma l’indagine ha permesso anche di recuperare mobili e suppellettili dell’800, sottratti a metà gennaio da una villa privata di Milo. Gli oggetti sono stati rinvenuti all’interno dello stesso negozio di antiquariato. A venderli un pregiudicato 47enne di Sant’Alfio, denunciato anch’egli per ricettazione.


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