28 Aprile 2016, 12:49
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CATANIA – Sarà a Catania per firmare il “Patto” tra Città metropolitana e Governo. Peccato che, come riportato stamani da diversi organi di stampa, pare proprio che il sindaco Bianco non possa apporre alcuna sigla. Il sindaco etneo è infatti primo cittadino di Catania, ma non del nuovo ente che ha sostituito la Provincia regionale, per cui non avrebbe diritto a firmare alcun accordo, non essendo rappresentanti dei territori metropolitani, a meno di ricevere una “delega” da parte degli altri primi cittadini interessati. Un inghippo che potrebbe costare alla città etnea centinaia di milioni di euro, tra fondi Pon e altri, per interventi strutturali e infrastrutturali. Si parla di una cifra che si aggira intorno ai 700 milioni.
Entro oggi pare che dovrebbe essere sciolto il nodo, anche se ne rimane un altro, forse ancora più difficile da sciogliere e che riguarda la possibile incostituzionalità della legge sulla riforma delle province, già impugnata dal governo una prima volta. Il voto di secondo livello, seppur ponderato, per l’elezione del primo cittadino metropolitano – su cui tanto si è battuto Crocetta facendo infuriare i sindaci Orlando e Bianco – non sarebbe in linea con le direttiva di Roma. “Preso atto delle modifiche apportate alla legge della Regione Sicilia”, scrive il sottosegretario, “appare tuttavia, che le disposizioni riportate all’articolo 13 della legge regionale numero 15 del 2015, parzialmente modificato dalla legge regionale numero 5 del 2016, non risultano esaustive”.
Un inghippo che potrebbe essere risolto con la firma del Patto e la successiva modifica della legge regionale sulla riforma delle province che potrebbe essere adeguata alle indicazioni del ministro Delrio.
Una possibilità che sboccherebbe la situazione consentendo alla città di accedere a importanti finanziamenti. Come evidenzia il deputato del Pd, Gianfranco Vullo. “Con la firma di Matteo Renzi al Patto per Catania si sbloccano fondi per oltre mezzo miliardo di euro per infrastrutture, mobilità, turismo, cultura e scuola. Sono particolarmente soddisfatto per la determinazione con la quale il premier sta rispettando gli impegni presi. Sono tanti gli interventi previsti per l’area etnea a partire dalla metropolitana leggera che collega la città allo scalo, alla seconda pista per l’aeroporto Fontanarossa, ai fondi per Librino e per il teatro Moncada dello stesso quartiere, al potenziamento della banda larga, alla metanizzazione, al recupero del PalaNesima, alla riqualificazione della zona industriale dell’Etna Valley. E non vanno trascurati i fondi per i canali d’acqua a Catania, il distretto Sud-Est, i nuovi mezzi del trasporto urbano e la messa in sicurezza delle scuole. Il premier Matteo Renzi sta mostrando grande attenzione per la Sicilia e il suo arrivo sabato prossimo sarà foriero di nuovi investimenti per un miliardo di euro complessivamente”.
Intanto a Catania si organizzano le contestazioni al Premier “non benvenuto” scrivono i rappresentanti di Catania bene Comune, che già si sono dati appuntamento in piazza Duomo per “accogliere” Renzi.
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28 Aprile 2016, 12:49