Revisori in Commissione bilancio |Strano: "Manca documentazione" - Live Sicilia

Revisori in Commissione bilancio |Strano: “Manca documentazione”

La copia del parere del collegio è arrivata in commissione a seduta abbondantemente iniziata e ha evidenziato la necessità, da parte dell'amministrazione, di integrare il bilancio  con alcuni documenti che "se non  trasformati in emendamenti potrebbero comportare problemi contabili".

Bilancio di previsione 2015
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CATANIA – La copia della relazione dei Revisori è arrivata in commissione poco prima delle 13. A seduta già abbodantemente iniziata. Una nota necessaria dal momento che stamattina, ad essere ascoltati dalla commissione al bilancio, presieduta dal consigliere Vincenzo Parisi, dovevano essere proprio i revisori dei conti in relazione al parere positivo al bilancio di previsione 2015, e alle riserve avanzate sullo stesso, suggerimenti e raccomandazioni per garantire gli equilibri e l’attendibilità del documento stesso.

Alle 12,42, in ogni caso, la copia del parere del collegio è arrivata e con questa la serie, lunga, di appunti che, se non  trasformati in emendamenti e votati contestualmente al bilancio potrebbero comportare problemi contabili. Sono elencati tutti a pagina 45 della relazione. Alcuni sarebbero vincolanti: tra questi l’operazione di riaccertamento straordinario dei residui (che permette di distribuire l’onere nei prossimi trent’anni).

E’ chiaro il presidente del collegio, Natale Strano, presente insieme al revisore Calogero Cittadino. “L’attività di ricaccertamento straordinaria é fondamentale perché l’eventuale disavanzo, grazie alla norma stessa, può essere spalmato in tre anni – dice Strano. Noi abbiamo dato parere alla proposta che la Giunta ha delibato – prosegue – abbiamo dato parere, ma manca ancora la ripartizione. Il bilancio terrà conto dell’operazione di ricaccertamento – conferma: il disavanzo che emergerà sarà quello che verrà spalmato in trenta anni”.

In questo modo, l’ente potrà eliminare una parte corposa di residui attivi. “Coprire quattrocento milioni in tre anni non è lo stesso che in trent’anni – evidenzia. È un discorso di assestamento tecnico, il debito che c’è resta. Questa operazione di ricaccertamento ha bisogno di essere strutturata da parte dei relativi uffici” – conferma e rilancia: “Abbiamo chiesto dei documenti che non sono stati consegnati; questo ha fatto scaturire un parere con riserva”.

Tra gli atti, a essere chiesti sono anche l’elenco cronologico dei debiti fuori bilancio. “Sono anni che lo domandiamo, ora basta – sbotta Strano. Manca il piano triennale di contenimento delle spese,  manca lo schema di bilancio armonizzato,  avevamo chiesto prospetto della tassa di soggiorno con gli incassi, e non c’è. Abbiamo chiesto chiarimenti in merito alla nota dello studio legale D’Alessandro, una nota informativa da parte degli uffici preposti. Nel caso in cui l’entità fosse corretta, abbiamo chiesto di rimpinguare il fondo rischi e oneri. Su questo – sottolinea – dobbiamo ottenere una dettagliata relazione dell’ufficio legale”.

Insomma, alla luce di quanto emerso si potrebbe ipotizzare che il documento di programmazione contabile di Palazzo degli Elefanti sarà integrato da una lunga serie di emendamenti. Non solo quelli dell’aula ma verosimilmente, anche quelli dell’amministrazione che dovrebbro completare il documento stesso. Per questo c’è chi, come il consigliere Notarbartolo, vice presidente della commissione – che ha rilevato alcuni vizi dell’iter amministrativo, in particolare il fatto che la proposta di bilancio sia stata delibata il 28 luglio mentre il ricaccertamento straordinario dei residui, è stato deliberato dalla Giunta solo pochi giorni fa – chiede più tempo. Anche un giorno in più.

 

 

 

 


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