PALERMO– Se questa storia del Covid fosse un brutto film – e purtroppo non lo è – basterebbero poche scene per raccontare perché la Sicilia è una regione a rischio.
A caccia di Covid Hotel
Prima scena. Sarebbe, per esempio, sufficiente leggere una lettera del dirigente generale dell’assessorato alla Salute, Mario La Rocca, inviata ai direttori generali di aziende e ospedali che risale a due giorni fa e somiglia al classico campanello d’allarme. “Atteso che negli ultimi giorni si sta registrando in Sicilia un rapido incremento dei contagi da Covid 19, anche in conseguenza degli arrivi di turisti da fuori regione e di cittadini rientranti da altri paesi, considerato inoltre che i numerosi soggetti contagiati, individuati attraverso i controlli (…), sono frequentemente asintomatici, o comunque non presentano sintomi tali da richiedere ricovero ospedaliero, ma necessitano unicamente di isolamento o quarantena, questo Assessorato ritiene utile mantenere o reperire strutture ricettive quali Covid Hotel, Rsa e ogni altra struttura ritenuta idonea (…). Anche al fine di ridurre il ricovero inappropriato di soggetti asintomatici presso i reparti ospedalieri, con occupazione di posti letto Covid invece destinati a pazienti con sintomatologia franca e che necessitano di livello assistenziale più alto”.
Il rischio per la Sicilia
Dalla lettura si evincono cose che appaiono abbastanza chiare: intanto l’aumento significativo dei ricoveri, un dato lampante ma la cui interezza può essere dispersa nell’affastellarsi dei bollettini quotidiani. E poi una situazione ospedaliera che potrebbe, se non si pone rimedio, venire appesantita ulteriormente dal flusso dei Covid Hotel non più in grado di ospitare i positivi paucisintomatici. Un circolo vizioso che potrebbe contribuire a far scattare la zona gialla. Ma, a questo punto, va detto con franchezza: il vero discorso da tenere presente, perfino oltre il colore, è un nuovo repentino divampare dei contagi nella regione. E’ questo che allarma. Nella lettera si legge: “Quanto sopra anche alla luce delle nuove disposizioni nazionali che hanno inserito come parametro prevalente per il passaggio di fascia di rischio delle regioni il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva”.
Contagi in aumento
Un dato salta agli occhi con la seconda e ultima scena: quella, proprio, del bollettino quotidiano che narra di un quadro pericoloso. In Sicilia si registrano 719 nuovi casi, l’incidenza sale al 5,1, i ricoveri crescono. I posti di terapia intensiva occupati sono ancora al cinque per cento, forse, perfino di meno perché ci sarebbe stato un problema nazionale di conteggio che avrebbe sottostimato la quantità di posti letto, comunque già risolto. Saremmo fra il tre e il cinque, in realtà. Ma il virus circola con la variante Delta ed è una minaccia per tutti.