Agrodolce: anche per il 2009 la fiction televisiva potrà essere realizzata grazie ai fondi della Regione Siciliana ma, stavolta, le somme messe a disposizione dovranno essere utilizzate obbligatoriamente per garantire lavoro a maestranze e imprese isolane.
La giunta guidata da Raffaele Lombardo ha approvato questa mattina il finanziamento necessario. La somma messa a disposizione sarà equivalente a quella dello scorso anno, ovvero 12 milioni e 700 mila euro. “I fondi necessari – spiega Antonello Antinoro, assessore ai Beni culturali – saranno attinti da un capitolo di bilancio a disposizione del mio assessorato. Ma considerato che la Regione contribuisce in maniera economicamente così significativa alla soap opera sarà necessario che, oltre ad una valorizzazione dell’immagine dell’isola, ci sia anche un ritorno certo in termini di occupazione”.
La decisione presa oggi dall’esecutivo chiude una fase di incertezza culminata, alla fine di aprile, con lo stralcio del maxiemendamento alla finanziaria che avrebbe dovuto contenere anche le somme per Agrodolce.
“Abbiamo sempre lavorato per risolvere questa vicenda – afferma oggi Antinoro – In passato non c’è stato alcun controllo su come siano stati utilizzati i finanziamenti. Adesso, riteniamo di avere diritto e titolo a mettere dei paletti. Almeno il 70 per cento di ciò che verrà speso per le maestranze, gli attori e le comparse dovrà essere destinato al personale che risiede almeno da due anni in Sicilia. Inoltre, anche i mezzi che serviranno per la realizzazione della fiction, dalla tappezzeria agli arredi, dai costumi ai fili elettrici, dovranno essere acquistati, sempre per almeno il 70 per cento, da aziende con sede legale in Sicilia”.
Secondo l’assessore la decisione presa dalla giunta permette a Termini Imerese “di cominciare un percorso virtuoso per porsi al centro della produzione cinematografica siciliana”.
“Se nei mesi scorsi abbiamo approfondito l’argomento – conclude Antinoro – è stato per arrivare ad un obiettivo, ovvero creare una programmazione seria, migliorando e strutturando un più completo rapporto con la Rai”. Ed il primo commento di Gianni Minoli, ‘inventore’ della fiction, che da Roma si è tenuto in collegamento con Palazzo d’Orleans per avere notizie sui lavori della giunta, è positivo. “Oggi Agrodolce si afferma come prodotto di successo – sostiene il giornalista – raggiungendo uno share dell’8,50 per cento e il picco di un milione e ottocentomila spettatori: un milione in più rispetto alla prima puntata. Non avevamo mai dubitato sulla volontà della Regione di continuare a finanziare la produzione. Ma i tempi della televisione fanno fatica a combaciare con quelli della pubblica amministrazione. Siamo soddisfatti del risultato e della collaborazione. Adesso che questo scoglio è stato superato, possiamo pensare con più serenità al prossimo anno”.
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