Rifiuti, modello-Belmonte | La munnizza non fa paura - Live Sicilia

Rifiuti, modello-Belmonte | La munnizza non fa paura

Una veduta di Belmonte Mezzagno

Cominciamo un viaggio tra i Comuni virtuosi. Oggi tocca a Belmonte Mezzagno, in provincia di Palermo

L'inchiesta
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2 min di lettura

PALERMO – Anche per il 2016 il comune di Belmonte Mezzagno nel Palermitano si conferma come uno tra i più virtuosi di Sicilia nella raccolta dei rifiuti. Numeri da record per il piccolo comune che nel mese di giugno ha superato il 66 per cento di differenziata: un incremento di oltre venti punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Una vera e propria “rivoluzione” quella portata avanti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pietro Di Liberto, che incorona Belmonte Mezzagno tra i comuni-modello nella gestione e nella raccolta dei rifiuti: “Dal 2012 ad oggi, da quando è fallito il servizio di raccolta rifiuti erogato dagli Ato, lasciando il paese ricolmo di rifiuti – spiega il primo cittadino – il nostro obiettivo è stato quello di puntare tutto sulla raccolta differenziata”.

Una scelta quasi “obbligata” considerati i costi “esorbitanti” degli Ato e a fronte di “strade sporche e piene di pattume. Attraverso una campagna di sensibilizzazione e informazione portata avanti per mesi anche da volontari – aggiunge Di Liberto – abbiamo consegnato in ogni abitazione i sacchetti per differenziare la carta, la plastica e il vetro e i nuovi contenitori per conferire i rifiuti attraverso il sistema porta a porta”.

In appena quattro anni il comune di Belmonte Mezzagno è passato da numeri da “prefisso telefonico” nella raccolta differenziata ad oggi, dove “ricicla” in media circa il 60 per cento dei rifiuti urbani prodotti: soltanto il 37 per cento del pattume, infatti, finisce in discarica. Un circuito virtuoso che non produce “soltanto” strade pulite e l’assenza di cassonetti stracolmi e maleodoranti, ma che consente anche di ricavare “utili” per le casse comunali: “Il comune di Belmonte Mezzagno incassa in media quattro mila euro al mese dalla raccolta e dal trasporto della plastica al consorzio di filiera – osserva il primo cittadino -, e ne risparmia quattro mila dal mancato costo del conferimento della plastica in discarica”.

Ricavi diretti per le “finanze” comunali anche dal riciclo di carta e cartone: “In passato pagavano 120 euro a tonnellata per destinare il cartone in discarica – spiega Di Liberto -. Ad oggi, invece, che ricicliamo circa il 15 per cento della carta e non portiamo nulla in discarica, riusciamo a risparmiare circa tre mila euro al mese”. E i vantaggi della differenziata si manifestano anche sul costo annuale della tassa sui rifiuti: “Con i maggiori introiti ottenuti dalla raccolta differenziata abbiamo anche diminuito del 20 per cento la tassa comunale dei rifiuti”. Un futuro “green” quindi per il piccolo centro del Palermitano che aspira nei prossimi anni ad aumentare ancora i numeri sulla raccolta differenziata e a “premiare i cittadini più meritevoli. Intendiamo commisurare la tariffe dei rifiuti in relazione alla quantità e alla qualità dei rifiuti differenziati prodotti da ciascuna famiglia. Soltanto in questo modo – conclude il sindaco – sarà realmente possibile generare un benessere diffuso, condiviso e sostenibile”.


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