Rifiuti, gli ambientalisti: "La nomina di Schifani è illegittima"

Rifiuti, il ricorso degli ambientalisti: “La nomina di Schifani è illegittima”

Le associazioni sono assistite da Giampiero Trizzino (nella foto)
Lo scontro al tar
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PALERMO – Per Legambiente Sicilia, Wwf Sicilia e Zero Waste Sicilia la nomina del governatore Renato Schifani a commissario straordinario dei rifiuti “è illegittima”.

Le associazioni, assistite dall’esperto di diritto ambientale Giampiero Trizzino, hanno depositato un ricorso straordinario al presidente della Repubblica nel quale evidenziano che, al momento della nomina di Schifani, “non sussisteva alcuna delle condizioni ammesse dalla legge per ricorrere all’esercizio dei poteri straordinari e, pertanto, la nomina è da ritenersi illegittima, ben potendo operare con i poteri ordinari”.

Schifani commissario, il ricorso

Con il ricorso le associazioni, non soltanto chiedono che il decreto di nomina venga annullato ma, in aggiunta, invitano l’organo giudicante “a rimettere l’intera questione dinanzi la Corte di giustizia europea per le ulteriori violazioni connesse alla disapplicazione delle prescrizioni contenute nelle recenti direttive europee sulla gestione dei rifiuti”.

“È inammissibile che dopo anni di ordinanze emergenziali che hanno stravolto il territorio siciliano senza mai garantire alcuna soluzione stabile per il futuro – dicono i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, Tommaso Castronovo, Pietro Ciulla ed Anna Bonforte – si continui a perpetrare lo stesso errore”.

Per le associazioni “è evidente che si tratta solo di un pretesto, attraverso la violazione e la forzatura della normativa esistente, solo per provare a realizzare gli inceneritori che – come abbiamo più volte ripetuto –sono degli impianti insostenibili ambientalmente, tecnologicamente ed economicamente e che non serviranno a risolvere le criticità ambientali attuali nella gestione del ciclo dei rifiuti”.

“Basterebbe applicare correttamente la normativa regionale e nazionale vigente e le direttive europee sull’economia circolare, così come hanno fatto e stanno facendo gli oltre 300 Comuni Ricicloni e come, purtroppo, non hanno ancora fatto né Palermo né Catania, e dotarsi di un sistema organizzato di impianti veramente utili per il recupero e il riciclo”, concludono.

Rifiuti, gli aggiornamenti


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