PALERMO – Rifondazione comunista si appella all’unità della sinistra. Dopo il comitato regionale di ieri, il partito siciliano insiste sulla necessità di una proposta unitaria della sinistra alternativa al Pd (dopo che Sinistra Italiana e Mdp si sono sfilati dal patto con i dem) e lancia la proposta di una consultazione democratica sul nome del candidato. Questo mentre SI e Articolo 1 sarebbero vicini a lanciare la candidatura di Claudio Fava. Mentre da Turi Lombardo, storico esponente socialista, arriva la porposta di candidare Franco La Torre.
L’appello di Rifondazione
“Il percorso avviato da mesi, sotto la spinta di forze politiche, di movimenti, di associazioni, di singoli cittadini, per la costruzione di una lista unitaria della sinistra, alternativa al Pd, alle destre e al grillismo, matura verso un esito positivo. Prendiamo atto della condivisa consapevolezza della impraticabilità a livello regionale del modello Palermo,e della rottura di MDP e SI con l’operazione fatta da Leoluca Orlando la lista dei territori e che si sta strutturando, nell’alleanza con il Pd, attorno alla figura trasversale di Micari, protagonista negativo del tentativo renziano di revisione della Costituzione”. Così la nota conclusiva firmata da Mimmo Cosentino, segretario regionale del Prc Sicilia.
“L’apporto significativo e rilevante dato da Ottavio Navarra, e la sua generosa disponibilità a guidare la coalizione, così come a mettersi da parte qualora maturino le condizioni di una intesa di tutta la sinistra alternativa, ha rilanciato la sfida di quanti, nelle lotte sociali e nelle esperienze delle liste civiche di sinistra, si sottraggono alla subalternità della ennesima alleanza con il Pd, nonchè alla corresponsabilità con le politiche liberiste e con i disastri dei governi Crocetta, Lombardo e Cuffaro”, prosegue il comunicato della segreteria, di cui fanno parte anche Sonia Spallitta e Maurizio Fazio.
“Il Partito della Rifondazione comunista lavora e fa appello affinchè si proceda da subito all’incontro di tutte le forze politiche e sociali per la definizione del profilo politico e programmatico della lista, che noi vogliamo ispirato al rovesciamento del modello economico diseguale sin qui dominante. Il Partito della Rifondazione comunista della Sicilia ritiene doveroso, per essere credibili e coerenti con l’alterità da più parti proclamata al sistema di potere, impegnarsi su modalità innovative e partecipative nella definizione delle liste, rompendo con i riti autoreferenziali del passato. Condividiamo con altri e rilanciamo la proposta di una consultazione democratica per la scelta del Candidato Presidente”.
E anche Nadia Spallitta dei Verdi si fa sentire rivolgendo un appello all’unità delle forze progressiste: “Guardiamo per tanto con interesse alla proposta politica presentata dal Movimento di Pierluigi Bersani e di Sinistra Italiana e auspichiamo che tutte le forze progressiste possono riconoscersi in questo progetto. Per questo motivo, condividiamo altresì l’iniziativa dell’associazione ‘Possibile’ di Giuseppe Civati, rivolta ad organizzare un incontro delle varie componenti dell’area progressista per meglio definire e individuare programmi e candidature”.
Fava in campo
Intanto, Sinistra Italiana e Articolo 1 hanno scelto il nome di Claudio Fava per la corsa. Ma SI in una nota prospetta scenari unitari per la sinistra alernativa al Pd. “Questa coalizione – si legge nella nota di Sinistra Italiana – noi pensiamo vada oggi costruita a partire da una forte spinta all’unità dei percorsi che sono già in campo, a partire da quello ispirato da Ottavio Navarra”.
Lo stesso Fava in un’intervista a Repubblica in cui tra l’altro passa in rassegna il casellario degli alfaniani e accusa i grillini di silenzi sulla mafia, dice: “Navarra è un amico e non prendo una decisione senza di lui”.
La proposta di Turi Lombardo
C’è chi invece pensa a un altro nome da pescare nel mazzo dell’antimafia. Una candidatura perché «possa essere restaurata la dignità della politica» e realizzata «l’unità della sinistra». L’ex assessore regionale Turi Lombardo ha proposto oggi il nome di Franco La Torre come candidato alla presidenza della Regione Siciliana, rivolgendosi in primo luogo a tutte le realtà a sinistra del Pd, con cui i socialisti siciliani già collaborano per una lista comune alle prossime elezioni regionali. Il documento invita però anche il Pd ed il centro-sinistra a compattarsi intorno alla figura del figlio del leader politico siciliano ucciso dalla mafia, quel Pio La Torre che insieme ai socialisti Mario Mineo, Raniero Panzieri e Salvatore Lauricella viene indicato dai socialisti siciliani come riferimento per un’aggregazione ampia di sinistra. Secondo Lombardo, Franco La Torre può essere «l’uomo dell’unità della sinistra» proprio per il fatto di non essere «un tecnico, né un’espressione della cosiddetta “società civile”», adatto quindi ad allontanare dalla discussione pubblica «quell’alibi deformante del politicismo come negatività o, peggio ancora, della tecnocrazia come valore positivo»: secondo Turi Lombardo, serve dunque un politico con lunga militanza ed esperienza alle spalle per aprire una nuova stagione di riformismo in Sicilia e rilanciare la sinistra ed il centro-sinistra.
L’appello di Bray
Sul Corriere della Sera l’ex ministro Massimo Bray, esponente del Pd, invita la sinistra in vista delle elezioni siciliane e poi delle Politiche, a non dividersi. “Una sinistra – scrive Bray – che abbandoni le divisioni «personalistiche», le forme partito in cui oggi si configura, i cui leader prepongano l’interesse comune a quello individuale, e che scelga un nuovo soggetto i cui rappresentanti siano donne e uomini capaci di elaborare un nuovo linguaggio e nuove forme di aggregazione della politica”.
(Sa. T.)