TEMÙ (BRESCIA) – Non è stato semplicemente il bomber di scorta del Palermo. Luca Rigoni ha dimostrato di essere il miglior colpo di mercato messo a segno nella passata stagione dal club di viale del Fante. Non che ci fossero dubbi sulla sua affidabilità: già da anni Rigoni si era confermato come uno dei mediani più sottovalutati dell’intera Serie A, dove col Chievo è stato protagonista di stagioni senza patemi, traghettate tranquillamente verso il porto della salvezza. Servivano nuovi stimoli per il centrocampista nativo di Schio, che dopo oltre sei stagioni in maglia gialloblù ha accettato di trasferirsi in Sicilia, a caccia di nuove ambizioni.
L’inizio non è stato dei migliori, ma guai a giudicare un libro dalla copertina. Perché il primo capitolo dell’avventura di Rigoni a Palermo è stato tutto fuorché deludente. I numeri parlano per lui, ma non solo. La città lo ha praticamente adottato e, dopo un periodo di ambientamento, anche per lui è diventato più facile adattarsi: “Nel primo mese ho avuto qualche difficoltà perché vengo da un’altra realtà – dichiara Rigoni a LiveSicilia Sport – ma l’impatto è stato veramente buono. D’altronde io e la mia famiglia ci troviamo bene”. La seconda esperienza al sud per un uomo del nord come il numero 27 rosanero è iniziata dunque sotto i migliori auspici: “Al sud c’ero già stato, a Reggio Calabria. Questa esperienza però è stata positiva e spero di ripetermi. In più abito a Mondello, credo che sia un paradiso”. Non mancano i lati negativi, ma a quelli ci si abiura senza problemi: “Il traffico è veramente impressionante, per fare un chilometro ci mettiamo tanto, però ormai ci siamo abituati”.
A Palermo, inoltre, Rigoni ha ritrovato Giuseppe Iachini. Il tecnico marchigiano è l’allenatore che più di ogni altro ha creduto nelle sue potenzialità, cercando sempre di convincere le società in cui ha lavorato di portare a casa proprio l’ex mediano del Chievo. Una richiesta esaudita a Palermo, per disputare insieme il quinto campionato in carriera. Un’unione indissolubile, quasi un matrimonio: “Siamo lì vicino (ride, ndr). Sono stato un po’ più con mia moglie però finora”. E chissà che questa coppia non possa proseguire insieme a Palermo per altri anni: “Quello non chiedetelo a me, va chiesto al mister. Io sono contento di essere allenato da lui perché è un tecnico molto preparato, serio e competente. Sicuramente c’è stima reciproca”.
Con Iachini in panchina, il Palermo punta a migliorarsi. E con Iachini in panchina, Rigoni punta al salto di qualità. Dopo le nove reti realizzate nella passata stagione, il centrocampista veneto non vuole porsi obiettivi personali, soprattutto sul piano realizzativo: “Prima di tutto viene l’obiettivo di squadra. Vogliamo fare un gran campionato, sperando di migliorare il risultato dello scorso anno”. La squadra, nonostante la partenza di Dybala, ha visto l’arrivo di nuovi elementi di qualità, vogliosi di mettersi in mostra nel campionato di massima serie: “Quest’anno abbiamo cambiato molto e abbiamo tanti giovani di prospettiva, sarà difficile confermarsi, ma la squadra è ottima e ci teniamo a far bene per i tifosi e per la città di Palermo”.
E se i nove gol non saranno facili da ripetere, le prestazioni potranno sempre migliorare. Ripetere quanto visto lo scorso anno è l’obiettivo principale di Rigoni, che pr il momento preferisce volare basso: “Personalmente spero di ripetere il campionato che ho fatto”, taglia corto il centrocampista, esattamente come quando si passa all’argomento nazionale. La maglia azzurra resta indubbiamente un obiettivo, anche in vista di un’imminente partita da giocare a Palermo contro la Bulgaria, ma Rigoni non fa alcun appello a Conte: “Lui fa le sue valutazioni. Se meriterò, mi convocherà”. Tornando alla squadra, infine, il Palermo che prova a cambiare volto dando spazio ai giovani può realmente puntare ad un salto nelle gerarchie del calcio italiano: “Sono tutti giovani, elementi importanti e tanti vengono da campionati esteri e ci vorrà tempo per l’ambientamento. Da questo punto di vista però il mister è veramente bravo a lavorare con i giovani. Io punto su Chochev, che sta facendo un gran ritiro”.