Riina Junior arriva a Padova| "Voglio una vita normale" - Live Sicilia

Riina Junior arriva a Padova| “Voglio una vita normale”

Il terzogenito del boss di Cosa Nostra è arrivato all'aeroporto di Padova, dove lavorerà per una onlus. Una scelta che ha già suscitato le aspre polemiche della Lega Nord. Ecco quanto ha dichiarato in un'intervista al Mattino.

Giuseppe Salvatore Riina Jr, figlio del’ex boss di mafia Toto’, da oggi risiede a Padova come desiderava da tempo e dove era atteso da settimane non senza polemiche, visti suoi trascorsi con la giustizia, specie a firma Carroccio. Riina Jr dopo aver scontato quasi nove anni di carcere e’ stato ammesso al regime di affidamento ai servizi sociali, un percorso che fara’ con l’Associazione famiglie contro la droga che gli permettera’ di lavorare e di concludere gli studi all’Universita’ di Padova iniziati qualche tempo fa durante un periodo di reclusione nel capoluogo euganeo. Il giovane e’ giunto in Veneto con un volo da Palermo che e’ atterrato in mattinata al ‘Marco Polo’ di Venezia. Ad attenderlo giornalisti, fotografi ed operatori Tv che sono stati sapientemente dribblati.

Riina Jr se ne e’ andato via per una uscita secondaria assieme alla sua legale di fiducia, l’avvocato Francesca Casarotto, che era allo scalo ad attenderlo. Da Venezia, in auto, una rapida corsa a Padova dove e’ andato in Questura per le formalita’ di rito e l’obbligo di firma a cui dovra’ sottostare quotidianamente finche’ vivra’ in citta’. Quindi altro dribbling, in auto con l’avvocato, per evitare gli operatori dell’informazione e ”fuga” in un’abitazione nota ai soli addetti ai lavori. ”Se quest’uomo ha voglia di fare un percorso lo fara’, se le cose non andranno bene tornera’ a casa”: ha detto Tina Ciccarelli, presidente dell’associazione che da lunedi’ ospitera’ nelle proprie strutture il giovane. ”Non e’ l’unico mafioso affidato ai servizi sociali in Veneto – ha ricordato Ciccarelli – noi una certa esperienza ce l’abbiamo. L’occupazione di Salvuccio Riina sara’ quella di segretariato sociale, assieme ad alcune ore di volontariato: noi crediamo molto nel volontariato e in un percorso umile che porti al recupero”. Sul futuro del figlio del boss la presidente non si sbilancia. ”Se fara’ altro ce lo dira’ la Questura – ha aggiunto – ma non credo che una persona che abbia intenzione di fare altre cose abbia bisogno di tutto questo clamore. Certo in una situazione del genere ci sentiamo molto protetti”.

Sul fronte delle polemiche sulle barricate si trincea la Lega Nord. Neppure il tempo per il figlio dell’ex capo di Cosa Nostra di atterrare all’aeroporto di Venezia e gia’ Massimo Bitonci, sindaco di Cittadella (Padova) e parlamentare del Carroccio, annunciava la prima contromossa. ”Il 21 aprile abbiamo previsto una manifestazione con i gazebo in tutta Padova – ha detto -. Raccoglieremo le firme contro la decisione di mandarlo qui”. Critico anche il governatore veneto Luca Zaia.

AGGIORNAMENTI

15 APRILE Si dice ”felice” di essere arrivato a Padova, dove per altro e’ iscritto all’universita’, e spera di ”riuscire a costruirsi una vita normale”. Sono le prime parole, riservate ai giornalisti che ieri lo hanno inseguito dal suo sbarco al Marco Polo di Venezia, di Giuseppe Salvatore (Salvuccio) Riina, figlio 35enne terzogenito di Toto’ Riina. Accompagnato dal suo avvocato vicentino, Francesca Casarotto, Riina e’ stato ”sorpreso” dai cronisti nei pressi della stazione ferroviaria di Padova e facendo buon viso a cattiva sorte, dall’interno della macchina del legale, ha confermato di aver scelto Padova perche’ la ritiene ”una citta’ splendida”. ”Ho trascorso due anni in carcere a Padova e sono venuto in contatto con alcune Onlus che mi hanno convinto a scegliere questo luogo”. Come indicano oggi i quotidiani locali Riina ha confermato di volere ”cercare un lavoro. Se qualcuno fosse interessato – ha detto – ora sono qui”. Per ora Giuseppe Salvatore che nell’ottobre scorso ha finito di scontare nel carcere di Voghera una condanna a otto anni e dieci mesi per associazione mafiosa sara’ impegnato, probabilmente sin da domani mattina, a lavorare nella Onlus ”Famiglie contro la droga e l’emarginazione”. Commentando le critiche della Lega Nord sul suo arrivo in Veneto (il presidente del Veneto Zaia ieri aveva tuonato ‘No ai delinquenti da esportazione’) Riina ha osservato di ”non conoscere ne’ la Lega ne’ la Padania: sono un uomo del sud e credo nell’Italia”. Dopo aver confermato di ”avere una fidanzata” e ribadito di ”cercare una vita normale” Riina e’ passato dalla questura di Padova per la sua prima firma obbligatoria. Rito che dovra’ ripetere quotidianamente.


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