PALERMO – In corso c’erano alcuni lavori con tanto di escavatore. In base a quanto accertato dalla guardia costiera, erano stati rimossi degli scogli per ampliare l’area di rimessaggio: una circostanza che ha fatto subito scattare i controlli. E’ successo all’Arenella, dove dopo la segnalazione del battello GC A97 è intervenuto il personale di terra della sezione Polizia Marittima della Capitaneria di porto di Palermo che ha constatato la mancanza delle necessarie autorizzazioni regionali per l’effettuazione delle opere.
Dagli accertamenti si è rilevato come l’attività illecita fosse finalizzata alla creazione di un nuovo scalo di alaggio mediante la rimozione di scogli e di sedimenti posti sul fondale marino prospiciente. I militari hanno, pertanto, proceduto a deferire all’Autorità giudiziaria, per la violazione degli articoli 54 e 1161 del Codice della Navigazione e dell’art. 300 del Testo Unico Ambientale, il titolare del predetto rimessaggio e, ai sensi dell’art. 321 Codice di Procedure Penale, a porre sotto sequestro l’area demaniale marittima, il mezzo meccanico ed il materiale utilizzato per la realizzazione degli abusi.
L’attività di pattugliamento costiero proseguirà intensamente nella stagione estiva nell’ambito dell’Operazione nazionale “Mare Sicuro 2020” coordinata dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto.