PALERMO – “Un angolo di speranza che dia la risposta giusta al momento di crisi che stiamo vivendo”.Queste le parole pronunciate dall’emerito arcivescovo di Catania Monsignor Luigi Bommarito durante il taglio del nastro per l’inaugurazione dell’Ibis Styles Palermo, il nuovo albergo che nasce dalle radici dello storico Hotel President di via Francesco Crispi, a Palermo.
Cinque mesi di lavoro, due milioni di euro di investimento, 15 posti di lavoro salvati e 20 posti creati grazie all’indotto. L’Ibis Styles Palermo è la seconda apertura in Sicilia, dopo Acireale, di una struttura alberghiera affiliata al marchio low cost del noto network internazionale Accor, presente in 92 Paesi con circa 3.500 hotel e 160 mila dipendenti. La nuova struttura di Palermo, con tariffe a partire da 59 euro, è composta da 122 camere, 5 sale meeting, una suggestiva terrazza con vista mare e un ampio parcheggio. Ma non solo, l’hotel 4 stelle possiede camere e suite climatizzate con tv satellitare e wi-fi gratuito e poi un bar aperto 24 ore su 24.
Questa la risposta alla crisi che aveva visto crollare uno degli hotel più rinomati del capoluogo palermitano e che ora risorge grazie al’imprenditore Salvo Zappalà, da molti anni impegnato nel settore turistico/alberghiero e del tour operating. “Su questo progetto abbiamo creduto e crediamo molto – ha sottolineato Zappalà -. Siamo convinti che la più grande e importante risorsa di Palermo e della Sicilia sia rappresentata dal settore turistico. Un settore, purtroppo, che non è riuscito a crescere come avrebbe dovuto. Nonostante il periodo di forte crisi economica degli ultimi anni, continuiamo ad avere una visione positiva del futuro. Positività che abbiamo voluto trasmettere anche agli ex dipendenti dell’Hotel President per i quali abbiamo tracciato un nuovo percorso”.
Il nuovo concept alberghiero integra design, accoglienza e confort per dormire bene a prezzi convenienti. “Nei momenti di crisi – precisa Zappalà,- le aziende devono rinnovarsi e cogliere quindi tutte le opportunità e la spinta emotiva che si ha per fare qualcosa di nuovo. Abbiamo introdotto delle novità sulla gestione dei servizi che rendono più profittevoli le imprese alberghiere. Proprio perché oggi i costi del lavoro sono maledettamente alti – conclude l’imprenditore – abbiamo deciso di offrire un modello che aiuti alla sopravvivenza e a prepararci alle sfide della globalizzazione. O si chiude o si ha una risposta. E la nostra risposta è Ibis”.
A curare il lavoro di ristrutturazione e di interior design, l’architetto Santa Contarino. “L’edificio è situato proprio di fronte al porto della città e l’immagine delle navi in movimento è continua e costante e trova una ideale prosecuzione a terra negli spazi di accoglienza dell’hotel, sin dal portico. La ringhiera infatti ricorda, per tipologia e colore quella dei ponti delle navi da crociera”. All’interno del locale convivono materiali estremamente innovativi come i pavimenti in eco-malta, con elementi simbolo della storia palermitana come le pietre di Billiemi. Un design in grado di stupire ma, allo stesso tempo, essenziale e funzionale che riproduce fedelmente lo stile minimalista.
Per l’arcivescovo di Catania Monsignor Luigi Bommarito “inaugurare un’opera così importante in questi tempi di grave crisi sociale, finanziaria ed economica, è un fatto estremamente positivo. Questo giorno di festa – ha detto – significa ripresa, fiducia e contare sull’avvenire”. Presente all’inaugurazione anche l’assessore alla cultura Francesco Giambrone: “Un segno di speranza per la città e il recupero di una struttura che era andata perduta dal punto di vista del lavoro e della qualità dell’accoglienza in città. La risposta alla crisi è proprio questa: investire e non arrendersi mai”.
“Un’iniziativa che nasce dopo una chiusura vicina al fallimento, vale il doppio – dice Leoluca Orlando – Questi segnali danno la percezione della città in cammino che si fonde con il coraggio di chi fa impresa e diventa uno stimolo per le amministrazioni che fanno sì che tutta la città sia un riferimento per i cittadini e per i turisti. L’hotel Ibis – conclude il sindaco – è proprio una struttura low cost di alta qualità e mi richiama al concetto di economia e buon gusto applicato al principio di essenzialità e funzionalità”.
