Rinasce villa Napoli| Progetto per il giardino storico - Live Sicilia

Rinasce villa Napoli| Progetto per il giardino storico

Il progetto prevede le attività di laboratorio per formare 4 figure di operatori: 10 agrumicoltori, 10 guide turistiche, 10 organizzatori di eventi e 5 operatori ticketing.

PALERMO – La rinascita dell’agrumeto di Villa di Napoli, dopo 20 anni di degrado. È l’obiettivo del progetto “Memorie sceniche” che è stato presentato lo scorso sabato a Palazzo Ajutamicristo di via Giuseppe Garibaldi. A occuparsi del piano sono le associazioni, Cerism, Peoplehelpthepeople ed E.D.F Kronos Onlus in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo e la Soprintendenza ai Beni culturali. Il giardino storico del complesso monumentale che si trova nel quartiere Cuba-Calatafimi, nella prima fase del progetto diventerà un orto didattico. Successivamente invece, sarà un palcoscenico all’aperto in cui verranno organizzati spettacoli musicali, teatrali ed eventi enograstronomici e culturali.

Il progetto, cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale a valere sulla misura “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”, nasce per recuperare spazi pubblici non fruibili con la volontà di generare aree d’aggregazione, di formazione, di informazione e di cultura. Ammontano a 200 mila euro i fondi che verranno utilizzati, per tutta la durata del progetto, cioè 2 anni (180mila euro dal governo centrale e 20mila a carico delle associazioni). A curare lo spazio verde saranno 35 giovani, scelti attraverso un bando che scadrà l’11 dicembre. Il progetto, infatti, ha inizio con le attività di laboratorio per formare 4 figure di operatori: 10 agrumicoltori, 10 guide turistiche, 10 organizzatori di eventi e 5 operatori ticketing. Chi vorrà partecipare al bando, dovrà avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e potrà inoltrare la propria richiesta al sito www.memoriesceniche.it.

“Riteniamo che sia il primo passo per recupero dell’intera villa. Siamo felici che questo progetto stia finalmente partendo”, spiega il soprintendente ai Beni culturali, Maria Elena Volpes. “Ci saranno due anni di lavori suddivisi in diverse fasi. Nella prima parte si formeranno 35 figure che oltre a curare il giardino dovranno anche occuparsi delle visite che si svolgeranno all’interno dell’area verde di Villa di Napoli. Successivamente nella seconda fase, si organizzeranno anche degli eventi sia al giardino di Maredolce sia a Villa di Napoli”, afferma Maria Natoli presidente del Cerism. “Gli studenti universitari che parteciperanno al bando avranno a disposizione anche dei crediti formativi, i cosiddetti CFU. Durante il laboratorio si faranno lezioni teoriche ma anche lezioni pratiche”, dice il professore Giuseppe Barbera.

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