PALERMO – Da circa una settimana il suo contratto con la società rosanero non è stato prolungato e quel termine del 30 giugno per Giorgio Perinetti, ormai ex ds del Palermo, rappresenta un addio definitivo alla società di viale del Fante. Ecco perchè l’ex dirigente di Bari e Siena, intervenuto a Castiglioncello per i Tmw Awards, ha parlato a tuttotondo del recente epilogo che ha preso la sua personale terza esperienza in Sicilia: “Dopo una stagione bellissima – ha detto Perinetti durante la premiazione – è arrivato un epilogo diverso. Fa parte del calcio ma sono felice di aver preso parte alla stagione della promozione del Palermo. Adesso è finita, sono le dinamiche del mercato”.
A pesare sulle scelte di Perinetti sono state idee contrastanti rispetto a quelle del patron rosanero Maurizio Zamparini: “Abbiamo deciso d’intraprendere strade diverse. Le mie idee con coincidevano con quelle del presidente, tutto qui. Se uno sta in questo mondo ne deve accettare le regole. Probabilmente non ho convinto Zamparini, mi dispiace ma fa parte del gioco. In ogni caso ringrazio il presidente per la fiducia che mi ha dato e Palermo perchè mi sento un cittadino acquisito”.
L’ex uomo mercato ripercorre poi con la mente l’ultima stagione trionfale, coronata con la promozione in serie A: “Si è trattato di una bella cavalcata con un allenatore come Iachini – prosegue Perinetti – e un gruppo che sono stati fondamentali per questa promozione. Gattuso? La sua presenza a Palermo è stata importante ma allo stesso ha avuto sfortuna solo per i risultati ottenuti sul campo. Personalmente sono contento del mio lavoro e lascio un settore giovanile capace di raggiungere risultati importanti. Belotti? Non è una scoperta di Perinetti ma del Palermo”.
Infine un augurio a chi ha preso il suo posto nel mercato rosanero: “Spero che Ceravolo faccia bene perché voglio bene al Palermo. Con lui ho lavorato in passato al Siena e so che ha delle caratteristiche particolari, spero faccia bene in un ruolo non suo”.