Rinunciò alla prescrizione, assolta l'ex sovrintendente Mormino

Rinunciò alla prescrizione, assolta l’ex sovrintendente Mormino

"So di essere innocente", aveva detto. Il tempo le ha dato ragione.

PALERMO – Aveva rinunciato alla prescrizione perché, così disse Adele Mormino, “so di essere innocente”. Il tempo le ha dato ragione. La Corte di appello ha assolto dall’accusa di falso l’ex sovrintendente ai Beni culturali di di Palermo, ribaltando il verdetto di primo grado.

L’ex sovrintendente Adele Mormino

Le era stata inflitta una condanna a un anno e quattro mesi di carcere. Ora i giudici hanno stabilito che “il fatto non costituisce reato“.

In primo grado, alla luce della sua rinuncia alla prescrizione, Mormino era era stata l’unica condannata fra dirigenti regionali e imprenditori. Il processo riguardava le presunte irregolarità nel rilascio delle autorizzazioni per la costruzione di un impianto fotovoltaico a Monreale, nel Palermitano.

Nel 2011 la società costruttrice chiese e ottenne dalla Regione siciliana il via libera per il nuovo impianto. Via libera che fu concesso al termine di una conferenza di servizi senza che però fosse arrivato il parere obbligatorio della Soprintendenza.

Non si poteva sfruttare, secondo l’accusa, il cosiddetto silenzio assenso. La cabina di controllo dell’impianto, infatti, sorgeva sull’alveo di un torrente. Dopo la conferenza di servizi e prima del rilascio della concessione il parere arrivò. Era positivo, ma non menzionava il fatto che la cabina di controllo fosse vicina al torrente e che servisse, dunque, una deroga per realizzarla.

Di comportamento sempre corretto ha parlato il legale di Mormino, l’avvocato Giuseppe Botta. Oggi l’assoluzione.


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