Riordino e stipendi | Enti di formazione in piazza - Live Sicilia

Riordino e stipendi | Enti di formazione in piazza

Continua la protesta degli enti della formazione professionale siciliani. I rappresentanti degli enti, chiedono il pagamento degli stipendi pregressi e l'approvazione di un nuovo disegno di legge che li tuteli. Il deputato Pd all'Ars, Fabrizio Ferrandelli. “Dobbiamo colpire i furbi e chi ha fatto della formazione uno strumento di propaganda elettorale”.

La manifestazione
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PALERMO – Sbloccare gli stipendi pregressi e approvare il nuovo disegno di legge. È questo quello che hanno chiesto, questa mattina, i rappresentati degli enti della formazione professionale siciliani. Sono arrivati a Palermo da tutta la Sicilia per partecipare al corteo che da piazza Indipendenza è giunto davanti Palazzo dei Normanni.

“Vogliamo la stabilizzazione e la regolamentazione del sistema e allo stesso tempo vogliamo anche che il sistema venga valorizzato – ha affermato suor Mariella Lo Turco, presidente Ciops Sicilia – Noi riteniamo che i corsi siano una risposta per tanti giovani, perché sono l’alternativa al percorso tradizionale di istruzione”.

Dopo il tavolo tecnico convocato la settimana scorsa dall’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, nel quale si è affermato il ritorno alle legge 24 del 76 e la riduzione dei costi di gestione, i rappresentanti di Cnos, Endofap, Engim e Ciops chiedono che i minori possano comunque accedere ai corsi professionali e che si faccia una distinzione tra gli enti che lavorano e quelli che non lo fanno.

“Mi fa piacere che la Scilabra abbia istituito il tavolo tecnico che servirà a conoscere gli enti che lavorano, però speriamo che sblocchi presto i fondi” ha affermato Pina Rapicavoli, rappresentante dell’associazione Città Solidale.

 “All’assessore Scilabra chiediamo, innanzitutto, il diritto che hanno i minori alla formazione professionale – ha affermato Piero Quinci, operatore Cons Catania – Non è un favore che fa la regione, ma è un loro diritto e come tale va tutelato  Perché la Sicilia deve colpire la fascia più debole? Se colpiscono i ragazzi colpiscono il popolo. Noi non siamo la cattiva formazione, noi siamo la formazione buona. Che facciano i controlli e vedano chi fa una buona formazione e chi no”.

Altro nodo da risolvere è quello degli stipendi pregressi: gli insegnanti, infatti, non ricevono lo stipendio da 16 mesi e svolgono lo stesso il loro lavoro. “Siamo senza retribuzione da 16 mesi, svolgiamo l’attività educativa gratis – ha continuato Quinci – La colpa è di una regione che è bloccata. I corsi sono iniziati, ma i finanziamenti non sono partiti. Noi non vogliamo favori, ma il rispetto delle norme”.

 A fianco dei lavoratori della formazione professionale si è schierato il deputato Pd all’Ars, Fabrizio Ferrandelli. “Non posso non essere al fianco di queste organizzazioni perchè siamo per una formazione che qualifichi i ragazzi. Dobbiamo pagare i pregressi e riprogrammare l’obbligo formativo dando forza alle vere realtà. Dobbiamo tagliare gli sprechi, colpire i furbi e colpire soprattutto chi sulla formazione ha fatto propaganda elettorale. Infine dobbiamo ridare dignità e a chi fa una formazione reale”.

Dopo la manifestazione, la situazione degli enti di formazione professionale è stata presentata all’Ars nel pomeriggio. Dopo l’interesse di Fabrizio Ferrandelli e Luca Sammartino, è stato presentato un ordine del giorno all’Assemblea regionale siciliana per il pagamento degli stipendi pregressi, che i dipendenti non ricevono da 16 mesi. Chiesta anche la scorporazione del capitolo del bilancio che contiene i fondi Iefp afferenti l’obbligo d’istruzione da quelli della formazione professionale. Si dovrà procedere alla certificazione delle spese e infine si avvierà l’iter parlamentare per la definizione del disegno di legge.


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