Riprende il servizio Asacom | Salva assistenza a studenti disabili - Live Sicilia

Riprende il servizio Asacom | Salva assistenza a studenti disabili

Sbloccate le somme con l'ok dell'assessorato all'Economia (nella foto).

SIRACUSA – Riprenderà dopo le vacanze pasquali il servizio Asacom per gli studenti disabili delle scuole superiori siracusane. Sospeso dalla ex Provincia per assenza di fondi, dovuta ai mancati trasferimenti regionali, il servizio di assistenza all’Autonomia e alla comunicazione per 180 ragazzi riprenderà dopo un colloquio stretto tra il commissario del Libero consorzio, Antonino Lutri, e l’assessore all’Economia Alessandro Baccei. Solo ieri l’arrivo dalla Regione di un solo mandato finanziario di 1,2 milioni, atteso da tre mesi e che non basterà nemmeno per una delle cinque mensilità arretrate per i dipendenti del’ente, aveva messo in salita la strada per la ripresa del servizio. Poi i colloqui con Baccei e infine stamattina l’atto amministrativo concreto: un carteggio autorizzativo tra il Libero consorzio di Siracusa e l’assessorato regionale alle Autonomie locali. Tutto suggellato dal “sì” di Baccei ai trasferimenti di somme che anticipano la programmazione economica dell’ente per il 2016.

È un novità importante: le associazioni delle famiglie degli studenti disabili avevano fatto ricorso pure alla magistratura, presentando formale denuncia per sospensione di pubblico servizio. Se ne parla da giorni, ma non tutti sanno cosa ci sia esattamente dietro all’acronimo Asacom. C’è la possibilità per ragazzi con disabilità nella maggior parte dei casi intellettiva e grave, di interagire con i propri compagni, andare in bagno, non restare da soli in classe durante la ricreazione. Un assistenza da non confondere con quella del docente di sostegno, che si occupa della parte didattica.

L’Asacom contribuisce alle relazioni di questi ragazzi con tutto ciò che li circonda. Nelle scuole siracusane sono 180, l’assistenza costa alla ex Provincia 120mila euro al mese. Ne servivano 360mila per finire l’anno scolastico, ma si era interrotto. Nonostante l’appello delle associazioni a non lasciare a casa i ragazzi, tante famiglie avevano smesso di mandarli a scuola. Adesso potranno finire l’anno: “L’ente adesso può firmare le convenzioni con le cooperative degli assistenti Asacom – conferma l’ufficio di Gabinetto del commissario Lutri – ha le assicurazioni sulla copertura finanziaria del servizio”. Il problema di fondo delle ex Province rimane: “Con il trasferimento di un milione e due arrivato ieri spiega Giovanni Battaglia, capo di gabinetto – non riusciamo a pagare un mese di stipendi. Ce ne vorrebbe 1,6. Ci stiamo riuscendo anche perché ci aiuterà la banca tesoriera per la differenza, con le dovute garanzie. Martedì le somme saranno accreditate in banca. Per il futuro – conclude – dipendiamo dalla legge che si andrà a discutere all’Ars, che dovrebbe completare la riforma”.

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