"Risarcimento miliardario | se l'Eni abbandona la Sicilia" - Live Sicilia

“Risarcimento miliardario | se l’Eni abbandona la Sicilia”

"La Regione siciliana chiederà un risarcimento miliardario se l'Eni confermerà nel piano industriale l'intenzione di abbandonare la Sicilia, chiudendo gli stabilimenti di Gela o Priolo". Le rassicurazioni del ministero.

La vertenza
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GELA- “Sono preoccupato per le scelte antimeridionaliste e siciliane da parte dell’Eni, si prevedono solo tagli nel Mezzogiorno, questo è totalmente inaccettabile. Ora aspettiamo che l’Eni consegni il piano industriale, ma se l’intenzione è chiudere Gela e Priolo la Sicilia non ci sta”. Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, al termine della riunione al ministero per lo Sviluppo.

“La Regione siciliana chiederà un risarcimento miliardario se l’Eni confermerà nel piano industriale l’intenzione di abbandonare la Sicilia, chiudendo gli stabilimenti di Gela o Priolo”. Lo annuncia all’ANSA il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, al termine della riunione al Mise.

Aggiunge Crocetta: “La Sicilia non può essere trattata come un limone, da un lato contribuisce col 70% alla produzione di petrolio estratto in Italia mentre si continuano a chiedere nuove autorizzazioni per i pozzi e dall’altro si pretende che poi la raffinazione venga fatta al Nord Italia: questa è una scelta inqualificabile”. Per il governatore “la chiusura a Gela danneggerebbe non solo l’occupazione ma anche la Regione per i mancati introiti legati alle attività produttive”.

“La Regione non permetterà la chiusura di alcun impianto dell’Eni sulla base di piani futuristici e promesse d’investimenti. Prima l’Eni investa, bonifichi le aree e tutto questo comporta dei tempi. Non si ripeterà più quanto accaduto a Termini Imerese con la Fiat, questo giochetto l’abbiamo già subito, un film già visto”. Così il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, al termine della riunione al Mise. Crocetta spiega che il governo Renzi “ha manifestato solidarietà alla Regione e ai lavoratori, chiedendo che prima di ogni discussione l’Eni presenti il piano industriale, salvaguardando tutti i posti di lavoro”.

“Capisco le preoccupazioni, ma non c’è da fare allarmismi”.Così il vice ministro allo Sviluppo, Claudio De Vincenti, sull’insediamento Eni di Gela. L’azienda, spiega, ”ha dato indicazioni importanti sull’intenzione di investire”, perciò ”ho invitato Eni a presentare quanto prima un vero piano industriale”. De Vincenti, al termine della riunione che si è tenuta al ministero dello Sviluppo economico, ha quindi sottolineato di comprendere i timori espressi dal ”presidente Crocetta” e ”che trovano sensibile il Governo”, tuttavia ha invitato a non cedere agli allarmismi. All’incontro, fa sapere il ministero, oltre al governatore della Regione Siciliana, ha preso parte anche una delegazione dell’Eni. Il confronto comunque continuerà e, spiega De Vincenti, ”è già stato messo in agenda per i prossimi giorni un nuovo appuntamento”.

(Fonte ANSA)


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