CATANIA – Un banale intervento, l’estrazione di una vena varicosa, poteva trasformarsi nell’ennesimo caso di malasanità all’Ospedale Garibaldi Nuovo. La denuncia, segnalata da un nostro lettore, punta il dito verso il nosocomio catanese.
La cronaca. Era l’11 gennaio 2013, un sabato, quando la paziente subisce l’intervento per l’estrazione di una vena varicosa. Terminata l’operazione l’infermiere di turno avrebbe sostenuto, secondo la denuncia del lettore a LiveSicilia Catania, che la donna poteva essere dimessa subito. “La domenica non ci sono medici in reparto” avrebbe aggiunto, però, l’infermiere ai familiari della degente. Le dimissioni, dunque, dovevano essere posticipate al lunedì successivo.
La paziente dopo qualche ora inizia a manifestare dei dolori, tanto che la domenica, denuncia dei forti malori e, sempre secondo il racconto del lettore, si sarebbe rivolta all’infermiere di turno ch, però, avrebbe risposto: “Il dolore è normale a causa dell’intervento, non si preoccupi, purtroppo sono solo in reparto, non ci sono medici fino a lunedì”. Ma il dolore persiste e aumenta di ora in ora.
La situazione si aggrava e i familiari decidono di chiamare la polizia. Ed è solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine che sarebbe stato possibile rintracciare l’unico medico reperibile poiché in servizio al pronto soccorso. Un medico otorino che visita la donna e la sottopone ad una tac. “Ringraziamo questo medico – affermano i familiari – poiché grazie alla Tac è stato riscontrato alla paziente un principio di ischemia”.
La donna che doveva essere dimessa l’indomani, invece, viene trattenuta in ospedale. “Siamo senza parole – commentano i parenti – Come è possibile che si verifichino questi atti di completa negligenza? Durante quelle giornate siamo rimasti più volte bloccati in ascensore per più di 30 minuti. E come se non bastasse, al momento delle dimissioni, è stata rilasciata, – raccontano – per sbaglio, la cartella clinica di un’altra paziente”.
Dall’Ospedale arriva la replica. “La Direzione Generale dell’Arnas Garibaldi, ha subito dato incarico al Direttore Sanitario del Presidio di Nesima di disporre una specifica indagine interna –dichiara il Direttore Angelo Pellicanò a LiveSiciliaCatania– per verificare quanto accaduto e se vi siano stati errori sulle procedure adottate dalla struttura nella fase di ricovero, di assistenza e di dimissione”.