"Rischio la morte, voglio risposte" | La protesta choc di un diabetico - Live Sicilia

“Rischio la morte, voglio risposte” | La protesta choc di un diabetico

Stoppate le prescrizioni dei sensori. L'intervento di Razza. L'azienda: "Da domani la fornitura"

PALERMO – “Potrei morire nel sonno, conosco i rischi che corro, ma se non faccio così non si smuove nulla”. Salvo Ricco, giornalista palermitano, diabetico di tipo 1, oggi ha annunciato di voler rinunciare all’insulina fino a quando la Regione Siciliana, e in particolare l’Assessorato regionale alla Salute, non risolverà il problema che si sta verificando in questi giorni con la distribuzione dei sensori per i microinfusori, introvabili nella farmacia della Asp di Palermo.

“La nostra unica speranza si chiama insulina. La nostra vita è legata all’insulina. Ma per protesta – scrive Ricco in un post su Facebook che ha indirizzato anche al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore Ruggero Razza – smetterò di assumerla, mettendo a rischio la mia salute, perché nel meccanismo di distribuzione dei presidi medici, a cominciare dal nuovo sensore collegato al microinfusore 670G, il Guardian 3, qualcosa si è inceppato. E a noi diabetici non interessa chi sta sbagliando in questa storia, perché qualcuno sta sbagliando, ma interessa solo che questa vicenda si concluda la più presto e che le farmacie tornino ad avere i sensori adatti a questi apparecchi moderni, paragonabili quasi a un pancreas artificiale”.

L’assessore Razza ha convocato immediatamente a piazza Ottavio Ziino la manager dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni, e il direttore del Dipartimento Farmaceutico, Maurizio Pastorello. “Stiamo intervenendo immediatamente, su impulso del presidente Musumeci, per risolvere un caso generato da una decisione presa in autonomia dal direttore del dipartimento”.

Il caso riguarda gli innovativi microinfusori 670G, strumenti avanzati in grado di regolare la glicemia, riducendo al minimo sia le ipoglicemie sia le iperglicemie attraverso un monitoraggio continuo che i sensori dedicati offrono. “A molti diabetici – scrive Ricco, ricordando che la sperimentazione ha riguardato una quarantina di pazienti nella sola provincia di Palermo – sono stati distribuiti i nuovi microninfusori, e i risultati positivi cominciano ad arrivare. I livelli di glucosio nel sangue riescono ad essere accettabili. Senonché, improvvisamente, dopo che le cose sono migliorate, nelle farmacie mancano i sensori. Cioè, ci vantiamo di avere uno tra i microinfusori più evoluti al mondo ma poi mancano i sensori, lasciando al buio i diabetici”.

Grazie ai sensori, il microinfusore riceve ogni cinque minuti i livelli di glicemia nel sangue, ciò permette alla macchina di intervenire automaticamente con microgocce di insulina, per tenere a bada la glicemia. “Pensi a quanti benefici ne potrà ricavare un bambino diabetico, ma anche un adulto, con livelli mostruosi di glicemia – continua Ricco, rivolgendosi al presidente Musumeci -. Insomma, con le macchine si può smussare questa insidiosa e pericolosa patologia, che, ricordo, se non curata può portare anche alla morte”.

Pastorello, con una nota del 7 giugno scorso, aveva comunicato ai centri interessati che essendo ancora la procedura di gara per la gestione dei microinfusori e del materiale di consumo in itinere, invitava a non prescrivere più, fino a nuova comunicazione, i sistemi di monitoraggio. “Le ragioni di tali disfunzioni – ha scritto in una lettera il presidente dell’associazione di persone con diabete ‘Stili di vita’, Francesco Sanfilippo – non sono chiare né spetta a noi accertare le responsabilità di tali disagi, ma ci interessa che cessino al più presto e definitivamente. Infatti, non è la prima volta che si verificano tali disfunzioni su questi delicati e costosi dispositivi, che non possono continuare. Siamo stati informati che i vostri uffici stanno provvedendo ad acquisti straordinari, i cui tempi non sono veloci. Nel frattempo, come pazienti, restiamo nell’incertezza terapeutica con i peggioramenti già descritti”.

E Salvo Ricco, nonostante i rischi, non ha intenzione di fermare la sua protesta: “Toglierò il microinfusore e passerò alla penna di insulina. Dopo un paio di giorni, però rinuncerò del tutto all’insulina. Non è un braccio di ferro, ma un sacrificio necessario; un’azione dettata dalla disperazione di chi ogni giorno deve lottare per averla vinta sul diabete, e che vive nella speranza che tutto potrà tornare al proprio posto”. “Grazie a un suo autorevole intervento”, conclude, parlando direttamente al presidente Musumeci.

*Aggiornamento ore 17.31
“La distribuzione dei sensori ai 14 portatori di microinfusori di ultima generazione è stata garantita dall’Asp di Palermo fino a venerdì scorso e riprenderà regolarmente da domani”. Lo comunica l’Azienda sanitaria provinciale del capoluogo che informa, che su 4.700 persone con diabete a Palermo e provincia, sono 1.400 i portatori di tecnologia avanzata (microinfusori) e tra questi ultimi 14 gli utenti interessati dalla fornitura.

Nei primi 15 giorni del mese di giugno sono stati 250 i sensori di ultima generazione distribuiti, a fronte di un fabbisogno di 5 sensori per ciascun paziente ogni mese. L’utente che ha scritto la lettera aperta ha, tra l’altro, potuto usufruire il 15 maggio scorso di una fornitura trimestrale, e cioè con copertura del fabbisogno fino al mese di agosto.

L’esaurimento momentaneo delle scorte dei sensori di ultima generazione è stato dovuto alla fornitura di tali presidi anche ad altri pazienti (oltre ai 14 interessati) per i quali si è potuto constatare che l’utilizzo di questi sensori ha prodotto effetti positivi.

Si comunica che, oltre alla fornitura da domani di 1.500 sensori di ultima generazione, è in corso, sotto la vigilanza del nuovo Direttore amministrativo, la procedura di approvvigionamento fino al fine dell’anno che sarà parametrata al reale fabbisogno. “La Direzione strategica – sottolinea il manager dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – intende continuare a garantire ai cittadini l’erogazione del presidio se questo reca in sé elementi che migliorano la qualità della vita ed anche se questo comporta un ulteriore aggravio di spesa. E’ importante ancorare il nuovo fabbisogno ad un’attenta analisi avvalendosi di un atto che possa consentire l’acquisto non sottoposto ad alcuna logica di possibile condizionamento da parte dei distributori”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI