Grammichele, trovato il cadavere| della donna scomparsa - Live Sicilia

Grammichele, trovato il cadavere| della donna scomparsa

Ieri sera è stato ritrovato il cadavere di Pilàr Yaniré Azpurua, la donna scomparsa "volontariamente", secondo quando aveva denunciato il marito a Livesiciliacatania, 22 giorni addietro. Carabinieri e vigili del fuoco sono ancora al lavoro in zona Favarella. TUTTI I PARTICOLARI.

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GRAMMICHELE (CT). Pilàr Yaniré Azpurua la donna scomparsa 22 giorni addietro è stata ritrovata morta da Carabinieri e Vigili del Fuoco ieri sera.

Un caso sollevato da LivesiciliaCatania. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire gli ultimi movimenti della donna. Lo scorso 28 febbraio, ottenuto un permesso di uscita dal luogo di lavoro, si è allontanata, alle 16 circa, senza farne più ritorno. Da quel momento, della 49enne nata a Caracas l’8 marzo del ‘64 si è persa ogni traccia. Dopo qualche ora, difatti, il marito recatosi al Comando della locale Stazione dei Carabinieri ha esposto denuncia di smarrimento sospettando, a suo dire, che si trattasse di allontanamento volontario adducendo i motivi a “in soddisfazioni della donna in merito a situazioni economiche e sentimentali”.

LivesiciliaCatania aveva intervistato Anpero D’Elia, il marito della donna, lo scorso 13 marzo (LEGGI) . “L’ho accompagnata -aveva detto- a casa della signora per prestare lavoro in qualità di collaboratrice domestica. Quel giorno eravamo rimasti che alle 13 sarei dovuto ritornare a riprenderla, dato che mia moglie è sprovvista di patente di guida. Quando sono arrivato, però, nessuna traccia. Alcuni vicini l’avevano vista allontanarsi dall’abitazione intorno alle 10, da sola e a piedi”.

Durante gli ultimi giorni il marito non aveva notato alcunché: “Quella mattina -aveva detto Anpero D’Alia- si immagini che avevamo fatto colazione insieme, mi aveva abbracciato come soleva fare abitualmente, ricordandomi quanto teneva alla nostra famiglia. A dimostrazione, il giorno prima si era prodigata insieme alla ragazza di mio figlio a preparare una torta per festeggiare il compleanno di quest’ultimo ma, purtroppo, non siamo riusciti a riunire la nostra famiglia a causa della sua scomparsa”.

Secondo il marito si trattava di allontanamento volontario. “Ho mille idee, ma nessuna a cui fare realmente affidamento. Le autorità si stanno attivando con tutte le loro forze. Giusto qualche minuto fa ho ricevuto un sopralluogo dei carabinieri alla ricerca di indizi, ma nulla da fare. Anche l’esito dei tabulati risulta negativo”.

La donna si era allontanata senza cellulare, “non è mai stata un’amante della tecnologia -sosteneva il marito- tantomeno della telefonia mobile. Spesso è capitato in passato che lo lasciasse a casa”.

I due avrebbero festeggiato 28 anni di matrimonio a maggio.
Secondo Ampero D’Alia, la donna era felice: “Ci siamo conosciuti in Venezuela e nel 1994 trasferiti a Grammichele, paese in cui vivevano già i miei fratelli. Pur non navigando nell’oro, abbiamo sempre cercato di offrire ai nostri figli una vita dignitosa. La nostra famiglia è in pensiero. Non sappiamo cosa sia realmente accaduto. Il giorno dopo la sua scomparsa mia moglie avrebbe dovuto ritirare in un’ottica la nuova montatura degli occhiali e, per il venerdì successivo, aveva prenotato una visita medica all’ospedale “Gravina” di Caltagirone”.


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