Roma e Bruxelles restano lontane, De Luca torna e pensa siciliano

Roma e Bruxelles restano lontane, torna De Luca e pensa siciliano

Da neo capogruppo ScN all'Ars riprende il dialogo con Pd e M5s per il progetto Sindaco di Sicilia

PALERMO – Mettere in stand-by ‘Libertà’, il progetto nazionale di Sud chiama Nord, per “ritornare a una dimensione regionale”, con un unico obiettivo sullo sfondo: diventare “sindaco di Sicilia”. Passate le elezioni europee, con un epilogo ben diverso da quello sperato all’inizio così come già avvenuto per le suppletive di Monza, Cateno De Luca si rituffa nella politica regionale.

Il tour di Cateno De Luca in Sicilia

Il sindaco di Taormina, fresco capogruppo dei suoi all’Ars, oggi sarà in conferenza stampa a Palermo per rilanciare l’azione regionale del suo movimento. Da Palazzo dei Normanni, infatti, partirà un tour nelle province siciliane per fare il punto su “organizzazione del partito e obiettivi futuri”. E “l’obiettivo”, dichiarato da tempo, è Palazzo d’Orleans.

Il ritorno alla dimensione regionale

Chi vive gomito a gomito con il leader di Sud chiama Nord parla di un De Luca “deciso a mettere mano al dossier Regionali” dopo avere digerito la sconfitta alle Europee. L’ambito nazionale di Sud chiama Nord viene affidato a Laura Castelli, portavoce nazionale del movimento, e al deputato Francesco Gallo, l’unico parlamentare nazionale rimasto con ScN dopo l’addio di Dafne Musolino. “Cateno ora tornerà al 100% a una dimensione regionale”, assicurano dal suo entourage.

Obiettivo De Luca Sindaco di Sicilia

Per farlo De Luca dovrà ripartire dal dialogo già iniziato nelle stanze di Palazzo dei Normanni con i gruppi parlamentari del Partito democratico e del Movimento cinque stelle. Il percorso, già tracciato da mesi, nell’ottica deluchiana dovrà subire una metamorfosi. Sud chiama Nord, Pd e Movimento cinque stelle dovranno sedersi e iniziare a ragionar concretamente in ottica Regionali 2027.

Dal quartier generale del sindaco di Taormina si spinge affinché si delinei il percorso. Non sono escluse le primarie di coalizione, “l’importante – è il ragionamento – è che si inizi a parlarne”. Lo farà oggi il diretto interessato, che però potrebbe anche dare una risposta alle sottolineature giunte nei giorni scorsi dal segretario del Pd Anthony Barbagallo (“Siamo l’unica forza d’opposizione che cresce”).

Le critiche al governo regionale

Per avviare quella che si appresta a diventare una lunga campagna elettorale, però, appare prevedibile l’attacco di De Luca al governatore Renato Schifani. Nella conferenza stampa di oggi non mancheranno le critiche a Palazzo d’Orleans. De Luca dovrebbe toccare diversi tasti: dalla crisi dei rifiuti a seguito dello stop al Tmb di Lentini alle dinamiche politiche relative al rimpasto, “senza dimenticare – osservano dal movimento dell’ex sindaco di Messina – l’assenza di fatto di una guida in un’assessorato chiave come l’Agricoltura”.

E va letta nell’ottica di questo ritorno sulla scena regionale anche il cambio della guardia alla guida del gruppo parlamentare di Sud chiama Nord all’Ars. Le elezioni europee e le tribune elettorali nazionali sono lontane, Cateno De Luca si rituffa nelle cose di Sicilia.


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