ROMA – Il suv Lamborghini guidato da Matteo Di Pietro viaggiava a oltre 124 km all’ora ‘immediatamente prima dell’impatto’ con la Smart che ha causato la morte a Roma del bimbo di 5 anni a Casal Palocco, rivela il gip nell’ordinanza in cui dispone gli arresti domiciliari per il 20enne accusato di omicidio stradale: c’è il rischio di inquinamento delle prove.
Il ragazzo, scrive il gip, ha noleggiato l’auto ‘con l’unico ed evidente fine di impressionare e catturare l’attenzione di giovani visitatori del web per aumentare i guadagni della pubblicità, a scapito della sicurezza e della responsabilità e di conseguenza a procedere ad una velocità superiore ai limiti indicati. Tanto più che alcuni dei passeggeri presenti all’interno della Lamborghini avevano più volte invitato a ridurre la velocità’.