Rosa, a Parma steccano le punte |Col Torino possibile rivoluzione - Live Sicilia

Rosa, a Parma steccano le punte |Col Torino possibile rivoluzione

Stanchezza e turn over hanno condizionato il rendimento del reparto offensivo a disposizione di Iachini, che potrebbe optare per alcuni cambiamenti in vista dell'impegno con i granata. Sfida da prendere con le molle contro un avversario capace di mettere sotto la Juventus semifinalista di Champions.

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PALERMO – Il migliore attacco nei primi quarti d’ora e nelle prime mezz’ore di tutto il campionato resta a secco in casa della seconda peggior difesa del torneo. Il Palermo sceso in campo al Tardini non ha affatto brillato e ha pagato oltremodo un’altra giornata negativa della sua coppia d’attacco, capace di illuminarsi ad intermittenza ma senza mai trovare il lampo giusto. Non è un caso che le occasioni migliori su azione siano capitate sui piedi di un esterno (Lazaar) e di una mezzala (Chochev), ma non è nemmeno un caso che il Palermo abbia perso a Parma la sua principale caratteristica, ovvero le partenze a razzo. Una giornata storta, o forse l’ennesima prova di una stanchezza decisamente giustificabile dopo un intero campionato disputato senza soste da parte di Vazquez e Dybala, chiamati nuovamente a scendere in campo a metà settimana contro il Torino.

Nessun pallone toccato in area avversaria nel primo quarto d’ora di gioco al “Tardini”. Uno solo, per di più su un rimpallo, se si prendono in considerazione i primi trenta giri di lancette. Del Palermo da diciannove reti nelle prime mezz’ore in campionato non s’è vista nemmeno l’ombra, così come del Palermo dalle partenze arrembanti, quello che anche senza riuscire a segnare riesce sin da subito a schiacciare gli avversari nella loro area di rigore. Per trovare le prime conclusioni a rete, la squadra di Iachini ha dovuto attendere la bellezza di trentasei minuti, senza che uno tra Dybala e Vazquez sia entrato nel merito dell’azione: dialogo palla a terra tra Chochev e Lazaar, con quest’ultimo che si vede negare la gioia del terzo gol stagionale da Mirante. Mai i rosa hanno impiegato così tanto tempo in campionato per andare al tiro.

Quello di Parma, per quanto riguarda l’attacco, è stato probabilmente il peggior Palermo della stagione. Non tanto per la produzione offensiva, con soli tre tiri in porta, quanto per la presenza attiva in area di rigore. Ventuno palloni toccati nei sedici metri avversari, poco più del 3% del totale e meno della metà di quelli gestiti nella propria area. Un dato in controtendenza con quello che è stato effettivamente il gioco del Palermo, spinto maggiormente verso la metà campo avversaria piuttosto che nei propri ranghi. Ma come Iachini ha avuto modo di sentenziare a caldo dopo la partita, è mancato appunto la zampata decisiva. L’ultimo passaggio o il tiro verso la porta, l’istante in più per entrare in area di rigore e punire la difesa avversaria. Di occasioni ce ne sono state veramente poche e non sono state sfruttate.

Dei tre tiri in porta, è curioso notare come soltanto uno sia stato tentato da Paulo Dybala. Si ferma a zero invece Franco Vazquez, la cui unica occasione nel corso dell’intera partita non ha centrato lo specchio ed è nata su azione di calcio d’angolo. La coppia d’oro del Palermo ha visibilmente toppato in fase conclusiva, ben prima che in fase realizzativa. L’unico tiro in porta di Dybala arriva tra l’altro al minuto ottantasei, quando la coppia d’attacco era già stata rivoluzionata con l’ingresso di Belotti, che ha impiegato dieci minuti per trovare la prima botta verso la rete di Mirante. Due segnali che, in vista dell’impegno ravvicinato, non possono passare inosservati: da un lato c’è chi sta pagando la stanchezza di un intero campionato corso in pole position, dall’altro c’è chi scalpita per mettersi in mostra sin da subito. Tra un turnover ragionato e la volontà di provare il Palermo del prossimo anno, contro il Torino non ci sarebbe affatto da sorprendersi in caso di cambi in attacco.


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