La giurisprudenza sul gioco del calcio dice che “chi vince ha sempre ragione”, pertanto onore a WZ per il tris d’assi calato sul piatto di un campionato che in quanto a gioco langue e langue assai.
Un finale con il botto, ha regalato al Palermo un vittoria insperata che fa classifica, morale e …sostanza che non guasta mai, proprio come il pizzico di sale “ru panellaru”.
Per la cronaca, correva oltre il minuto ottantesimo, allorquando su una palla “ballonzola” si è avventato Bovo Cesare che ha scaricato una “bummazza”, stile bum-bum, che ha piazzato la sfera cuoiata all’incrocio dei pali. A parte il gol, l’effetto è stato quello di vedere la rete della porta avversaria gonfiarsi….ora verso la curva sud per il colpo assestato, ora indietro…verso centrocampo, per il boato di gioia che ha fatto esplodere lo stadio e la città intera.
L’analisi tecnica della partita (come se fossimo tutti allenatori, giusto?) dice che non si è giocato per niente bene. Io che ci voglio “calare” il carico da undici, scrivo che lo spettatore distratto, si sarà confuso nel guardare l’Udinese che, con quel suo palleggio sopraffino, sembrava proprio quella Giuventus che tutti si aspettavano due settimane fa.
Di Natale (anche se fuori stagione) accendeva le luci dell’albero, Sanchez battagliava come il suo compagno di un tempo Pancho Villa, Zapata faceva nero (senza allusioni) Miccoli….insomma una giornata in cui “le carni dei tifosi di casa si rizzavano di continuo”.
E che dire dei nostri?
Simplicio appariva ancora stanco del parto di sua moglie. Pastore dimostrava di essere troppo innamorato di un pallone che, a quanto sembra, aveva portato lui direttamente da casa. Blasi…..beh meglio lasciar perdere…
Insomma sembrava proprio non esserci trippa per i nostri affezionati gatti di Livorno!
Dagli spalti non arrivavano fortunatamente fischi, ma commenti quelli sì…Ed eccone qualcuno in rapida rassegna: “Cavani avi a fari puru u terzino…e Miccoli talia…”
La pronta risposta ..”E’ Zenga che li ha messi male, come al solito!!!”
Meno male che fino a qualche settimana fa Walter era il nostro special one, anzi two.
Dal primo al secondo tempo, poco cambiava anche se l’ingresso di una punta centrale quale Budan, creava qualche pressione e pensiero in più al signor Marino da Marsala, ad Udine emigrato.
L’unica cosa che in questi momenti ti consola sono i risultati degli altri e così le radio, piazzate ad un centimetro dall’orecchio, gracchiavano che la Roma affondava con il Livorno (“chi dici..Lazzaro alzati e cammina”), la Lazio veniva presa a “boffe” dal Bari, il Genoa, il Parma…affondavano tutte, proprio come ti auguri ogni domenica, dopo avere appreso che anche il Catania ha perso.
Ma rendiamo onore a Cesare e rendiamo a Cesare quel che è di Cesare disse WZ dalla panchina.
Ed ecco che torniamo alla saetta dai trenta metri che ti da la spinta per volare e per dimenticare tutto: “scusa Ameri, scusa Ciotti …il Palermo è passato in vantaggio, ora il risultato è di uno a zero”.
Mancano pochi minuti alla fine, ed ora Miccoli e company, sembrano folletti scatenati e quasi ci scappa un altro gol.
Troppa grazia S.Antonio direbbe frà Pasquale, quindi contentiamoci di quello che passa il convento ( oggi sono di animo pio) e ricordiamoci che forse siamo …Rosa per caso, come i “musicanti” di San …Remo!!
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