Rossi: "Bologna, sii più cinico | Palermo esperienza bellissima" - Live Sicilia

Rossi: “Bologna, sii più cinico | Palermo esperienza bellissima”

Il tecnico del Bologna, grande ex della sfida del "Dall'Ara", spera di vedere una squadra più cinica, a costo di una prestazione meno brillante. Qualche ricordo sulla formazione rosanero e sul presidente, con un retroscena sulla cessione di Cavani al Napoli.

palermo - l'avversario
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BOLOGNA – Delio Rossi vuole che il suo Bologna esca al più presto dalle sabbie mobili della classifica, a costo di infliggere un dolore a una squadra, con cui ha scritto una delle pagine più belle della sua carriera da allenatore. Affrontare il Palermo non è mai una cosa da poco per il tecnico rossoblù, il quale ammette un certo sollievo nel fatto che il campionato riprenda, dopo la sosta prevista per gli impegni delle Nazionali: “Finalmente torna il campionato, con una partita delicata in cui siamo chiamati a fare risultato. Non basta quanto abbiamo dimostrato finora, bisogna fare meglio: ci è capitato troppo spesso di venire meno nei momenti topici. Metterò in campo la formazione che ritengo più idonea e più logica, poi sarà il rettangolo verde a dare le sue risposte: questo gruppo non è ancora abituato a tante pressioni, si sta ancora formando, quindi ora è meglio non caricarli di troppe responsabilità. Comunque io pretendo di più da chi so che può darmi di più; il Palermo, altra squadra in fase di costruzione, ha cambiato molto rispetto alla scorsa stagione e ci sta che viva di alti e bassi”.

Il Palermo, come detto, ha significato e significa molto per Rossi. E non mancano, in conferenza stampa, riferimenti alle due stagioni vissute alla guida dei rosanero: “Il Palermo ha cambiato molto rispetto all’anno scorso, è vero che ha perso un paio di punti di riferimento, ma la squadra è giovane e ha talento. Non possiamo fare paragoni tra noi e loro, anche noi abbiamo fatto una rivoluzione in rosa. Rispetto al Palermo ci sono delle differenze nelle scelte fatte in estate, spero che buona parte di questa rosa possa essere lo scheletro della formazione che rappresenterà il futuro del club. Non posso fare pensieri relativi al passato quando c’è bisogno di fare punti, se non avessimo affrontato il Palermo domani, avremmo giocato contro un’altra squadra e la questione sarebbe stata la stessa. Dobbiamo pensare a essere un po’ più cinici, anche a discapito della prestazione”.

Maurizio Zamparini e Delio Rossi, un binomio che ha avuto dei momenti neri, ma che in generale ha portato grandi benefici alla piazza e alla squadra: “Io sono stato un suo dipendente, non posso dire di essere suo amico ma sicuramente provo molta stima per lui. Zamparini è un presidente che vive con passione le vicende della squadra, a volte non è abituato a convivere con chi la pensa diversamente da lui. Forse sono stato l’allenatore più longevo sotto le sue dipendenze, posso solo ringraziarlo sul piano professionale, allenare per una sua squadra è stata un’esperienza bellissima. Non ero d’accordo con lui, ad esempio, quando ha deciso di cedere Cavani al Napoli: in quella fase il Palermo era al livello degli azzurri, ma in base a certe dinamiche il trasferimento è avvenuto. Edi è un attaccante completo, secondo me il migliore che ho allenato, anche se ai tempi non era così incisivo sottoporta”.


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