Ruba batterie da un ripetitore telefonico: intercettato grazie al GPS - Live Sicilia

Ruba batterie da un ripetitore telefonico: intercettato grazie al GPS

All'interno dell'auto sono stati rinvenuti gli attrezzi che, presumibilmente, sono stati usati per il furto
I CONTROLLI
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PALERMO – La polizia di Stato, nel pomeriggio di ieri 1 febbraio, ha tratto in arresto un giovane palermitano resosi responsabile di tentato furto aggravato di 4 batterie di alimentazione al ripetitore di un gestore di telefonia mobile.

Intorno alle ore 18:20, i motociclisti appartenenti all’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, sono intervenuti a seguito di una segnalazione diramata dalla sala operativa del gestore inerente un furto di batterie appena perpetrato nei pressi degli impianti di un loro ripetitore telefonico ubicato in località Capaci, comune alle porte di Palermo.

I poliziotti grazie all’ausilio del sistema di localizzazione satellitare installato sulle batterie, hanno intercettato in via Cala un’autovettura sospetta per il grosso carico che l’uomo trasportava sul vano bagagli. Alla vista degli operatori il conducente effettuava una rapida manovra nel tentativo di eludere il controllo, motivo per cui i poliziotti decidevano di approfondirlo. 

Durante le fasi di accertamento, il giovane mostrando una palese sofferenza riferiva di essere un operaio specializzato in telecomunicazioni e, nella circostanza, avrebbe ammesso di aver asportato, poco prima in località Capaci, 4 batterie da un sito di un noto gestore, da lui conosciuto per motivi di lavoro e di esserci riuscito con molta facilità in quanto per ragioni di lavoro, detentore delle chiavi di accesso alla cabina ove le batterie erano riposte.

I poliziotti, nel corso dell’accertamento, hanno rinvenuto all’interno dell’autovettura arnesi usati presumibilmente per smontare le batterie oggetto di furto e che pertanto sono stati posti sotto sequestro.

L’uomo è stato arrestato per il reato di tentato furto aggravato e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato con il rito della direttissima.


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