Rubati i cavi di rame dalla diga Castello: abitazioni a secco

Rubati i cavi di rame dalla diga Castello: abitazioni a secco

I cittadini protestano e chiedono soluzioni immediate
L'EMERGENZA
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AGRIGENTO – Bivona, Montevago e Sambuca, nell’agrigentino, sono senz’acqua. La causa non è legata alla siccità che sta, comunque, colpendo la Sicilia, bensì perché sono stati rubati i cavi di rame dell’impianto elettrico al servizio della diga Castello.

Ieri mattina, agricoltori, sindaci e cittadini si erano ritrovati alla diga Castello per protestare. La loro richiesta, avanzata alla Regione, era quella di autorizzare l’uso di parte della dotazione idrica della diga ai fini irrigui per impedire il tracollo del comparto agricolo che, in quell’area ruota attorno alla coltivazione della pesca Igp di Bivona.

Adesso, però, la situazione è più delicata perché non è vi nemmeno l’acqua per le abitazioni private.

Aica, la società che gestisce la distribuzione idrica, sta lavorando alacremente per ripristinare l’impianto elettrico.

Un gruppo di agricoltori e cittadini, tornati alla diga, ha cercato di occupare gli uffici. I dipendenti si sono rinchiusi all’interno per scongiurare occupazioni o peggio aggressioni, e hanno chiamato i carabinieri.

Il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, in costante contatto con il questore Tommaso Palumbo e con il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Nicola De Tullio, dovrebbe convocare nei prossimi giorni il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.


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