L’impresa, il cimitero e l’ombra del racket: sesto furto, stessa vittima

L’impresa, il cimitero e l’ombra del racket: sesto furto, stessa vittima

Rubata merce per un valore di 40 mila euro

CASTEL DI IUDICA (CATANIA) – Rompono il catenaccio e fanno irruzione nel cantiere, per rubare merce edile dal valore di quasi 40 mila euro. È avvenuto al cimitero di Castel di Iudica. Nuovo preoccupante furto in un cantiere edile nella zona centro-orientale della Sicilia, dopo gli episodi che sono avvenuti negli ultimi mesi.

È il quinto raid subito dallo stesso imprenditore, uno dei quali sventato dai carabinieri ad Aidone, in provincia di Enna. Attualmente l’azienda sta lavorando con un subappalto alla realizzazione di cappelle e loculi nel cimitero di Castel di Iudica.

La denuncia

L’imprenditore, che è assistito dall’avvocato Sinuhe Curcuraci (foro di Enna) e che ha sporto denuncia presentandosi in caserma, nella stazione dei carabinieri del piccolo centro catanese, è stato più volte anche vittima del racket a Catania, Siracusa e Enna.

Ai carabinieri ha riferito che un suo dipendente, giungendo sul posto, ha notato che c’era un catenaccio rotto e maldestramente richiuso con il fil di ferro. Sono stati asportati 4 fasci di ferro dal valore di 10 mila euro, due macchine per lavorare il ferro da 7.500 euro ciascuna e un’altra macchina dal valore di 3.500 euro, più vari utensili edili e pannelli dal valore di altri 9 mila euro.

Le immagini video

Il furto è avvenuto nella notte, tra le 20 di mercoledì e le 8 di giovedì 16. L’imprenditore ha aggiunto di non avere sospetti né di aver altro da dire. Va evidenziato però che lungo la strada asfaltata che da Castel di Iudica porta al cimitero sono presenti delle videocamere di sorveglianza, che potrebbero aver ripreso i ladri.

Lo scorso gennaio, come detto, l’imprenditore aveva subito il quinto tentativo di furto ad Aidone, dove lavorava alla ristrutturazione di 40 alloggi residenziali. Di recente, nel Siracusano, aveva anche fatto arrestare gli uomini del racket che avevano tentato di costringerlo a pagare il pizzo.

Ciò che preoccupa è la recrudescenza di casi che sembrano aver messo nel mirino sempre la stessa vittima.


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