CATANIA – Chiusura anzitempo, di un mese. Catania dice addio alla ruota panoramica della discordia, che ha scatenato polemiche prima della sua realizzazione e continua ad alimentarle oggi che l’impresa ha deciso di smontare e portare via la struttura.
Le reazioni
Immediate le reazioni politiche, da maggioranza e opposizione, alla bandiera bianca issata dall’imprenditore che, mestamente, preso atto del fallimento, ha preferito andare via. Inevitabili le ironie sui social soprattutto alla luce della scelta fatta dall’amministrazione “cugina” del Comune di Palermo che ha autorizzato una ruota panoramica nel cuore del centro storico. Ottenendo dall’operazione, oltre tutto, il recupero di un palazzo storico. Le operazioni commerciali alla base sono diverse, una è una manifestazione nazionale e commerciale, l’altra una scelta imprenditoriale, ma il paragone resta inevitabile rimandando l’immagine di una città che non riesce a sfruttare un’occasione ghiotta servita su un piatto d’argento.
Dita puntate
Tanti puntano il dito contro l’amministrazione. Lo ha fatto Salvo Di Salvo, esponente della maggioranza, “Avevamo già annunciato quello che sarebbe stato l’ennesimo fallimento di un’amministrazione senza alcuna visione della città – ha affermato Mirko Giacone, segretario dei Giovani democratici. Insieme al Comitato civico di Vulcania, abbiamo avvertito che l’area individuata di Piazzale Sanzio non avrebbe soddisfatto adeguatamente gli standard e le caratteristiche insite in un opera di questa portata. Un’occasione sprecata, come lo stesso co-titolare Ivan Montenero ha pubblicamente dichiarato, affermando come la Blue Sky Weel, poteva essere un valore aggiunto per una grande città come Catania, pensiero che condividiamo assolutamente”.
Per l’opera, però, l’amministrazione non ha sborsato un euro, come ribadito più volte in occasione delle iniziali polemiche scatenatesi all’indomani della diffusione della notizia. È stata l’impresa, benché avvisata della location poco attrattiva rappresentata dal piazzale Sanzio, a decidere di proseguire nel suo intento. Assumendosi il rischio imprenditoriale di fallire.
“Dispiace – ha commentato il sindaco Pogliese – ma è una scelta insindacabile attuata da imprenditori. Abbiamo individuato siti alternativi, piazza Palestro, Parco Gioeni, che però non andavano bene per quella struttura così grande. Prendiamo atto della scelta e mi auguro che in futuro si possa individuare un altro sito”.
Catania, d’altronde, per la sua conformazione ha poche aree che si prestano a una struttura così grande. Nel centro storico sono davvero pochissime. Il piazzale Asia, come il Faro Biscari non erano adatte. Si sarebbe potuto trovare una soluzione? Sicuramente sì, ma non è questa la sede per valutare quali e quante alternative potevano esserci. L’impresa ha scommesso su Catania e ha perso. Questa volta, almeno. La città saluta la ruota panoramica che, come detto dal sindaco Pogliese, potrebbe comunque ritornare l’estate prossima. Nel frattempo resta un po’ di amarezza e la consapevolezza di un’occasione sprecata.