PALERMO – All’università di Palermo le aule smart diventano realtà. Grazie al progetto di ricerca S3 Campus, sono state realizzate le prime aule “intelligenti”, nell’Edificio 6 di viale delle Scienze, all’interno del dipartimento di Ingegneria informatica, fucina di nuove sperimentazioni di rilievo internazionale.
S3 Campus, ecco le aule intelligenti
Sensori, tablet, elettroserrature e centraline sono state installate per trasformare alcuni spazi condivisi in luoghi che elaborano dati in tempo reale e forniscono servizi in cloud.
L’apertura delle aule è gestita attraverso elettroserrature in rete, l’ingresso degli studenti avverrà con un QR-code che consentirà di calcolare in tempo reale il numero dei presenti, comunicando con un sensore che monitora la qualità dell’aria e invia informazioni utili per gli impianti di climatizzazione.
Dopo l’identificazione, si attivano anche gli accessi alla rete wi-fi, grazie agli access Point installati. Tutti i dati vengono elaborati attraverso server in cloud.
Gli studenti hanno anche a disposizione nuovi totem multimediali per fruire dei servizi dell’Università.
La sperimentazione
Il sistema in corso di sperimentazione, può essere replicato e potrebbe consentire di monitorare e gestire l’afflusso degli utenti alle diverse aree del campus tramite sistemi app di identificazione. In questo modo sarà possibile controllare l’accesso a biblioteche, mense, e aule studio.
Punto centrale del progetto sono la salute e la qualità della vita di studenti, docenti e personale universitario, partendo dal monitoraggio costante della qualità dell’aria, passando per la gestione in App di tutta la vita nel campus, nel rispetto totale della privacy di tutti.
L’Oms e la qualità dell’aria
A portare queste innovazioni è Softec, leader nel settore delle tecnologie digitali, partner di questo ambizioso progetto destinato a rivoluzionare l’esperienza di studio e lavoro nei campus. Secondo i dati forniti dall’Organizzazione mondiale della sanità, infatti, a causa dei crescenti livelli di inquinamento, si stima che circa il 99% della popolazione respiri aria non pulita, ponendo l’ambiente in cui viviamo e l’aria che respiriamo al centro del nostro benessere, con conseguenze sul comfort, sulla concentrazione e sulla produttività.
Per tale ragione Softec ha scelto di creare un sistema di sensori ‘IoT’ in grado di monitorare e ottimizzare la qualità dell’aria all’interno del campus universitario, tarato anche sul numero di persone presenti all’interno della stessa stanza e con una comunicazione in diretta dei tassi di salubrità di un ambiente.
Gli obiettivi
L’obiettivo perseguito è rendere l’ambiente universitario uno spazio in cui ogni studente, indipendentemente dal percorso di studio, possa sfruttare strumenti digitali per semplificare le attività quotidiane e concentrarsi pienamente sul proprio percorso formativo.
Il progetto rappresenta un importante passo avanti verso la trasformazione digitale del mondo universitario, in linea con l’obiettivo di rendere l’ambiente di studio sempre più inclusivo, smart e orientato alle esigenze individuali.
Il progetto S3 Campus
Il progetto ‘S3 CAMPUS – SHARING, SMART AND SUSTAINABLE CAMPUS’ ha come obiettivo la promozione dell’innovazione tecnologica e della mobilità green all’interno dei due atenei di Palermo e Catania attraverso quattro skills principali: intermodalità e condivisione tramite un sistema integrato, sostegno didattico virtuale, gestione smart dei parcheggi e identificazione digitale.
Il progetto ‘S3 CAMPUS’ è finanziato dalla Regione Siciliana attraverso i fondi Poc e realizzato da una compagine associativa che vede come capofila Acea e che comprende anche: Cerisvi, Colombo, Gap, GruppoMega, Europrosvi, LiveSicilia, Softec SpA e le Università di Catania e Palermo.
S3 Campus, la sezione speciale su LiveSicilia(media partner)


