PALERMO – Una corsa contro il tempo: a questo assomiglia l’iter che dovrebbe portare a far slittare dal 2 al 31 dicembre la scadenza del saldo Tari al comune di Palermo. Un provvedimento annunciato dal sindaco Leoluca Orlando la settimana scorsa, ma che per diventare realtà deve prima passare dal consiglio comunale. Il Professore ha firmato soltanto oggi la direttiva che chiede agli uffici di predisporre la modifica regolamentare, poi serviranno i pareri e infine il dibattito a Sala delle Lapidi.
Peccato che il tempo stringa: il saldo della tassa sull’immondizia è fissato al 2 dicembre, proprio mentre la città è sommersa dai rifiuti, e non è ancora chiaro se lo slittamento riguarderà tutti o soltanto i commercianti colpiti dalla crisi. La prima ipotesi è quella più plausibile, malgrado gli effetti sui conti comunali, perché procedere per settori significherebbe dover comunicare alla città chi dovrà pagare entro mercoledì prossimo e chi no.
La direttiva è volutamente vaga: non precisa se lo slittamento sarà per tutti, né quando fissare la nuova data del saldo lasciando così a Sala delle Lapidi la paternità del provvedimento. Il sindaco chiede agli uffici di condurre una “previa istruttoria” e in caso di esito positivo di proporre “in via di assoluta urgenza” la modifica “anche al fine di consentire alla Regione di emanare il provvedimento di assegnazione delle risorse del fondo perequativo”.
Già, perché l’altro problema è che la Regione non ha ancora accreditato al comune di Palermo (così come agli altri) le somme promesse per compensare il mancato introito dalle tasse e che per il capoluogo siciliano ammontano a 25 milioni. Orlando aveva promesso, grazie alle somme regionali uno sconto della Tari del 70% ai commercianti che però si sono comunque visti recapitare gli F24 senza alcuna riduzione, visto che i soldi non sono ancora arrivati.
“In questo momento così difficile e anche per favorire l’emanazione dei provvedimenti regionali che renderanno operativa la riduzione già decisa dal Comune per le imprese – dichiara il sindaco – un rinvio eccezionale della scadenza è indispensabile. Conto ovviamente nella massima celerità e collaborazione da parte delle Circoscrizioni e del Consiglio comunale perché la modifica al regolamento avvenga in tempi rapidi”.