Salvo Calogero a Cesa:| "Provvedimento nullo" - Live Sicilia

Salvo Calogero a Cesa:| “Provvedimento nullo”

Burrasca in casa Udc, Il segretario provinciale, Salvo Calogero ha appreso del commissariamento solo attraverso gli organi di stampa, ma considera il "provvedimento inefficace e nullo nei termini dello statuto". Cesa, secondo Calogero, si è distinto per "mancanza di stile e educazione politica".

Udc, dopo il commissariamento
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CATANIA – Un terremoto in piena regola nell’Udc catanese. Forzese si autosospende, Lorenzo Cesa decide in accordo con il segretario regionale D’Alia di commissariare il vertice etneo, ma dimentica di mandare una comunicazione al segretario provinciale Salvo Calogero della sua destituzione dal ruolo attraverso i mass media. E alla decisione di Cesa risponde con una nota che pubblichiamo integralmente:

Apprendo in via indiretta, a mezzo stampa, che il Segretario Nazionale On. Cesa avrebbe commissariato l’udc catanese. Premesso che nessuna comunicazione scritta o perlomeno telefonica e’ pervenuta allo scrivente, considero il provvedimento, se confermato, oltre che inefficace e nullo a termini di Statuto (ricordo di essere stato eletto all’unanimità nel corso del Congresso provinciale UDC di Catania ) una clamorosa, insopportabile, vergognosa ritorsione politica rivolta contro quei tanti dirigenti e militanti che fino ad oggi hanno generosamente e lealmente condiviso il progetto dell’udc sostenendo con convinzione il lavoro portato avanti dal Segretario Provinciale. A parte l’evidente caduta di stile e l’assoluta mancanza di educazione istituzionale per il metodo scelto dalle segreterie, regionale e nazionale, nella diffusione della notizia, non solo personalmente, ma anche in rappresentanza di gran parte degli iscritti e degli elettori dell’udc, mi sento di esprimere un profondo senso di delusione ed amarezza, condannando senza appello il meccanismo punitivo utilizzato dai vertici regionali e nazionali nei confronti di chi avuto il “solo torto” o per la verità il coraggio di esprimere un dissenso democratico contro il metodo scelto per la formazione delle liste nazionali. Un metodo, a difesa di piccoli interessi personali, che ricorda i peggiori sistemi autoritari non degno di una Democrazia matura e che evidenzia un certo nervosismo. Forse la verità colpisce e fa male. L’avere denunciato pubblicamente di non potere condividere le candidature di alcuni noti personaggi, nei confronti dei quali non ho nulla da eccepire sul piano personale, ma che fino a ieri hanno rappresentato i vertici massimi di un governo e di un partito che abbiamo combattuto sul piano politico, evidentemente ha scatenato la reazione punitiva. Ritengo, per coerenza, che la battaglia condotta nel corso delle recenti elezioni regionali a sostegno dell’elezione del Presidente Crocetta, cui rinnovo pienamente tutto il mio sostegno e la mia ammirazione per il lavoro che sta portando avanti, e che ha visto sotto la guida di questa segreteria politica un successo straordinario per l’udc catanese (13,6%), di conseguenza, condividendo pienamente quanto dichiarato dall’amico On. Forzese nell’odierna conferenza stampa, prendo atto di quanto dichiarato dal Partito nazionale, peraltro non condiviso dalla gran parte degli elettori UDC, che ringrazio vivamente per il leale sostegno dato al sottoscritto nel corso di questo anno di lavoro appassionato e coerente, durante il quale ho messo a disposizione del partito risorse di ogni genere, sempre con grande sacrificio personale, orgoglioso di lasciare con dignità, a testa alta l’incarico finora ricoperto, rimanendo fedele espressione di quella società civile che, come si vede, solo a parole viene sempre evocata e mai, nella sostanza, valorizzata a vantaggio dei “politicanti di mestiere”.

Dott. Salvo Calogero


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