CATANIA. Sempre allo stadio. Nel bene e nel male a seguire il Catania. Il suo Catania. Il Catania di tutti i catanesi. Salvo La Rosa, l’apprezzato giornalista ed indiscusso anchorman di successo racconta la sua vigilia di Catania-Inter. Lui, che di calcio e di rossoazzurro se ne intende, eccome.
“Io sono felicissimo per il momento del Catania e, guarda, devo dire che tutto può dirsi tranne che il Catania non meriti questa posizione di classifica. E lo dico non solo per il gioco che ha espresso sinora; non solo per il rendimento dimostrato partita dopo partita ma anche per la crescita esponenziale che la società ha avuto nel corso degli anni. Alle spalle c’è un grande lavoro: e che lavoro! Nonostante avessimo perso persone importanti come Pietro Lo Monaco e Vincenzo Montella, siamo in una posizione di classifica che era impensabile. Ed allora, certo che un plauso enorme va alla dirigenza, a Maran, a tutta la squadra: sono stati grandi, i complimenti sono tutti per loro”.
E adesso, c’è l’Inter…
“Guarda, sentire che per una volta contro una big ad essere favorito è il Catania, beh, è una soddisfazione incredibile. Abbiamo la possibilità di puntare all’Europa: all’Europa che conta. E poi, persino i bookmakers quotano il Catania da favorito: davvero, che soddisfazione.
Tutto perfetto, manca solo il risultato…
“No, certo: tutto questo non deve farci dimenticare che dobbiamo essere umili. Che dobbiamo essere concentrati, che occorre mantenere quella fame di vittoria che ci ha contraddistinto sinora. Dobbiamo rimanere noi stessi”.
Domani ci sarà il Massimino sold-out: anche questa è una soddisfazione?
“Certamente. Ed anche io ovviamente domani, come sempre, sarò allo stadio. Ho tantissimi amici e parenti interisti: ne ho davvero tanti. Ma io credo che di fronte al Catania ognuno di noi è catanese. Si tifa Catania. Dico agli interisti di concentrarsi col Catania: di pensare all’Inter da domenica prossima. Contro Milan, Juventus e qualunque altra squadra si dev’essere catanesi: non ci credo che si possa essere contro”.
Un pronostico?
“Intanto, lo stadio sarà una bolgia rossoazzurra e questo è importante non solo perché serve a spingere la squadra ma perché dobbiamo far vedere che questa squadra ha anche una città alle spalle. E’ una partita come si diceva una volta, da tripla: ho molta fiducia. Ecco: non faccio pronostici e dico che ce la giochiamo fino in fondo”.
In ballo c’è l’Europa: una cosa inimmaginabile solo fino a qualche tempo fa…
“Io penso che contro Inter, Juventus e Udinese abbiamo da affrontare un esame di letteratura europea ed il Catania lo supera se fa mette a segno almeno sei punti. Ed allora: “Forza Catania!”, con grinta e rispetto di un avversario che, non lo dimentichiamo, si chiama Inter. Immaginarsi ad inizio stagione uno scontro diretto era da folli di questo tenore. Ed oggi è una grande rivincita per tutti i catanesi: vado allo stadio sicuro di vivere una grande giornata. Vedo, finalmente, che tutti i giornali si stanno occupando del Catania e la cosa è assolutamente gradevole, siamo già nella storia. E poi, mi piace anche che il nostro allenatore non sia il classico allenatore strapagato ma è uno che si è fatto da solo: è un bel momento, culliamo il sogno. Un grande sogno!”.