Sammartino, la difesa dei vertici della Lega: "Innocente, strane coincidenze..." - Live Sicilia

Sammartino, la difesa dei vertici della Lega: “Innocente, strane coincidenze…”

Crippa: "Una parte della magistratura è politicizzata"
L'INCHIESTA DI CATANIA
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PALERMO – I vertici nazionali della Lega fanno quadrato attorno a Luca Sammartino, l’ormai ex vice presidente della Regione finito in una inchiesta della procura di Catania che lo indaga per corruzione aggravata. Alla presentazione dei candidati siciliani del Carroccio per la Circoscrizione Isole, Sammartino non c’è ma c’è la compagna, la parlamentare nazionale Valeria Sudano, e i dirigenti del Carroccio giunti al Terminal Crociere di Palermo a lei si rivolgono per manifestare il sostegno del partito.

Crippa: “Sammartino dimostrerà la sua innocenza”

“La Lega ti è vicina”, assicura il vice segretario federale Andrea Crippa, prima di scagliarsi contro “quella parte della magistratura politicizzata che emette sentenze ad orologeria”. Il numero 2 di Salvini si dice “sicuro” del fatto che “Luca saprà dimostrare la propria innocenza”, così come poco prima aveva fatto il commissario regionale del partito Claudio Durigon. “Un amico che ha fatto un pit-stop, ma che sarà più forte di prima – le parole di Durigon -, a lui va il nostro applauso e spero che uscirà da questa vicenda in maniera forte”.

In platea, dove siedono anche la capogruppo all’Ars Marianna Caronia e l’eurodeputata uscente Annalisa Tardino (due non proprio in linea con Sammartino), si risponde alla sollecitazione e si accompagnano le parole del commissario del partito con un battimano rivolto al deputato catanese che venerdì ha ribadito la sua innocenza davanti al gip.

Turano: “Non abbiamo il vento in poppa”

Nella mattinata leghista al rinnovato porto di Palermo c’è chi, come l’assessore regionale all’Istruzione Mimmo Turano, anche lui tra i candidati alle Europee, utilizza proprio la metafora marinara per ammettere che La Lega in questo periodo “non naviga con il vento in poppa”. Per Turano un valido motivo per “remare ancora di più e portare la barca, e il seggio, in porto”. Gli risponde Crippa: “Vero, non abbiamo il vento in poppa ma questo vuol dire che chi sceglie la Lega ora lo fa perché crede nei nostri valori”.

L’affondo contro la magistratura

C’è tempo poi per un attacco alla magistratura. Lo conduce proprio Crippa, che dopo avere blindato Salvini (“il suo futuro non è legato all’esito delle Europee, resterà segretario”) affonda il colpo contro le toghe. La teoria del numero 2 della Lega parte dalle vicende sarde, dove Chiristian Solinas ha dovuto abbandonare la corsa elettorale per la riconferma nel ruolo di governatore per via di alcuni guai giudiziari., per poi concludersi con Sammartino.

“Alcune coincidenze temporali sono particolari – evidenzia quindi il giovane esponente della Lega rivolgendosi alla platea -. È successo in Sardegna e sta succedendo in Sicilia. In Sardegna, a pochi giorni dalla presentazione delle liste, al presidente uscente Solinas vengono sequestrati i beni per cercare di indebolire il progetto della Lega, mentre in Sicilia per una indagine, nel merito della quale non entro, chiusa nel 2021 il giudice decide di emettere dei provvedimenti nel 2024 a un mese dalle elezioni europee. Questa cosa mi fa ribadire, pensare ed essere sempre più convinto che in Italia serve una riforma della giustizia”.

E ancora: “In Italia l’unica categoria che quando sbaglia non paga mai è la magistratura. Una larga parte è politicizzata ed emette sentenze ad orologeria. Se sei della Lega o del centrodestra sei colpevole fino a prova contraria mentre se ti chiami Salis, sei del Pd o di un partito di centrosinistra, o hai la tessera della Cgil sei innocente fino a prova contraria. Nella riforma della giustizia chiediamo a gran voce la responsabilità civile dei magistrati. Se un giudice o un magistrato sbaglia – conclude – allora paga come un normale cittadino”.


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