Samo, la comunicazione in ambito sanitario e l'approccio con il paziente - Live Sicilia

Samo, la comunicazione in ambito sanitario e l’approccio con il paziente

È imprescindibile dialogare con il paziente ma lo si deve fare in maniera adeguata

PALERMO – Con lo sviluppo tecnico-scientifico la medicina si è identificata con il curare, più che con il prendersi cura della persona. All’interno di questo scenario vi è la comunicazione che è stata utilizzata per gli obiettivi specifici di diagnosi e terapia della malattia.

La comunicazione riveste un ruolo imprescindibile per instaurare la fiducia necessaria alla costruzione dell’alleanza terapeutica e all’aderenza ai trattamenti. Lo sanno bene in Samo Onlus, sanno che non si può pensare di gestirla attraverso le competenze sociali della comunicazione quotidiana, né di acquisirla “automaticamente” con il passare degli anni e/o con l’“esperienza” lavorativa.

“La comunicazione sanitaria è una comunicazione professionale che è completamente diversa dalla nostra capacità di comunicare nella vita sociale“. A spiegarlo è la dottoressa Maria Antonietta Annunziata, esperta nella comunicazione a livello sanitario.

Gli operatori sanitari, in quanto esseri umani, tendono a portare nella vita professionale le modalità comunicative tipiche della vita quotidiana. Ma la comunicazione in ambito sanitario richiede regole diverse. La cosa che rende particolare la comunicazione professionale è la condizione emotiva del paziente che si trova ad affrontare una malattia, una fase della vita con grosse preoccupazioni e paure rispetto al futuro. L’altro aspetto che la rende particolare – ha continuato la dottoressa Annunziata – è il fatto che l’operatore sanitario ha un ruolo di responsabilità nei confronti del paziente, una responsabilità di cura che non è solo per il curare la malattia, ma è curare la persona“.

Quali sono le differenze tra la comunicazione giornaliera e quella con il paziente?

“Nella comunicazione quotidiana diamo per scontato che le persone abbiano capito quello che diciamo. Questo, nella comunicazione professionale non ce lo possiamo permettere, dobbiamo dare testimonianza al paziente di aver capito quello che lui ha detto, ma dobbiamo essere anche sicuri e certi che il paziente abbia capito quello che noi gli stiamo dicendo. Se vogliamo che il paziente aderisca adeguatamente alle cure è importante che abbia capito”.

L’approccio con il paziente

“L’approccio del fisioterapista è sempre più incalzante e determinante nelle cure palliative – ha spiegato Nicola Colletta, da anni fisioterapista per Samo -. Negli anni, da pochi accesso siamo passati a tanti accessi per il paziente. Noi abbiamo dei protocolli lineari perché sono paziente molto sensibili. Ci occupiamo anche di riabilitazione respiratoria, questo in base alle varie patologie che ha il paziente. Il paziente è sempre ‘dinamico’, ha continuato Nicola Colletta -, ha giornate si giornate. Sono delle sfaccettature del paziente, ecco perché nelle cure palliative il paziente al centro, il paziente come persona non come patologia”.

L’empatia con il paziente

“L’approccio è fondamentale perché bisogna creare empatia con il paziente. Io, come operatrice sanitaria – ha raccontato Miriana Miserendino Oss di Samo – mi occupo dell’igiene e della cura della persona. Creare un rapporto confidenziale o di intimità con il paziente è fondamentale perché si mette a nudo sia a livello emozionale, sia a livello fisico perché dovendo effettuare l’igiene noi vediamo il paziente a 360°. Il nostro ruolo è un delicato sotto tutti i punti di vista sia emozionale che pratico”.

La formazione continua

“La comunicazione è fondamentale in tutti i campi della nostra vita. Credo che, nello specifico, la formazione vada mirata attraverso una formazione continua – ha spiegato Luigi Zancla presidente di Samo -, cosa che noi della Samo facciamo da danni. Il nostro personale deve ricevere formazione per un miglioramento costante. Puntiamo a valorizzare il personale attraverso uno sforzo formativo che è fondamentale per il lavoro che il personale svolge”.


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