SAN GIOVANNI LA PUNTA. Nel prossimo week end ritorna l’allestimento di un Presepe Vivente che ha sempre attirato numerosi visitatori. Nel quartiere di Trappeto canti dal vivo e ricostruzione di un villaggio siciliano. Ne abbiamo parlato con Salvo Cammisa, aiuto parroco e componente consiglio pastorale.
– Perché il Presepe Vivente, Sacra Rappresentazione della Natività del Signore?
Il nostro presepe vivente non è il classico presepe vivente ambientato in una location, in un borgo antico, bensì è la sacra rappresentazione della Natività di Gesù Cristo, con canti, dal vivo, che vengono preparati da tutti i gruppi della nostra comunità parrocchiale.
– Dove si svolge questa Sacra rappresentazione?
La nostra sacra rappresentazione si svolge in un appezzamento di terreno, a cinquanta metri dalla nostra parrocchia, che molti anni fa è stato donato proprio per le attività ludiche della comunità di San Rocco.
– Cosa troveranno i visitatori Sabato 17 e Domenica 18 Dicembre?
Tutti i visitatori, già da sabato pomeriggio 17 dicembre, troveranno all’interno dell’oratorio San Rocco la ricostruzione di un antico villaggio siciliano, con alberi di ulivo e piante mediterranee, che sono stati offerti dai vivai Flora, troveranno degli animali all’interno dei recinti, offerti dalla famiglia Gangemi, e tutta una serie di oggetti antichi della tradizione contadina siciliana, offerti dalla famiglia Scavo.
Naturalmente tutto ciò è stato possibile grazie al patrocinio del Comune di San Giovanni La Punta e ai volontari della Comunità di San Rocco.
– Quando si svolgeranno le Sacre Rappresentazioni del Presepe Vivente?
Le nostre sacre rappresentazioni hanno la durata di un’ora circa e si svolgeranno sabato 17 alle ore 19 e domenica 18 alle ore 10, alle ore 16.30, ed alle 19.
La sacra rappresentazione della domenica mattina, 18 dicembre alle 10.30, è animata dai bambini del nostro Oratorio Trappeto, che proprio quest’anno compie 30 anni di vita.
– Con quale parroco è nato il vostro Presepe Vivente?
Il nostro presepe vivente nasce circa trent’anni fa con Padre Bruno. All’inizio lo facevamo qui in parrocchia, ed anche sulla piazza. Poi con Padre Roberto si è trasferito all’oratorio San Rocco e qui continua con Don Nello Ausini, insieme a tutti i componenti della nostra comunità parrocchiale.
– Quali sono le particolarità del vostro Presepe Vivente?
Il nostro Presepe Vivente vuole essere un momento di aggregazione, della nostra comunità parrocchiale. Con i nostri canti e le nostre riflessioni, scritte e musicate proprio da alcuni parrocchiani 30 anni fa, desideriamo trasferire anche al pubblico visitatore uno spunto di riflessione.