MILANO – Nuovo reato di corruzione per il governatore uscente della Regione Lombardia, lo stesso che gli era stato contestato per la fondazione Maugeri nel settembre dello scorso anno. Questa volta i finanziamenti pubblici erogati dalla Regione Lombardia sarebbero andati all’ospedale San Raffaele, all’epoca della gestione di Don Verzé. A sollevare la questione è stato il Corriere della Sera. Coindagato anche stavolta insieme al mediatore Pierangelo Daccò, già condannato a 10 anni per bancarotta del San Raffaele, Formigoni, ora candidato nelle liste del Pdl, dovrà quindi rispondere di doppia ipotesi di corruzione. Indagato dal 2012 anche per illecito finanziario, in relazione alla ricezione di benefit di varia natura che ammonterebbero a oltre 7 milioni di euro e “regalati” dall’intermediario Daccò, si aggiunge ora una nuova accusa per il governatore uscente, quella secondo cui i favori,considerati come tangenti, sarebbero arrivati dal Daccò non solo dai compensi illeciti della fondazione Maugeri, ma anche dal San Raffaele.
Secondo quanto riferisce il corriera della Sera, a spingere la Procura all’apertura di questa nuova inchiesta sono stati gli interrogatori di almeno due dirigenti regionali e la relazione preliminare del consulente tecnico dei pm riguardo alle delibere dei finanziamenti regionali dell’era Formigoni. “Formigoni – riferisce il quotidiano di via Solferino – aveva sempre ripetuto come a suo avviso questa fosse ‘una vicenda che riguarda alcuni privati, la Regione Lombardia è del tutto estranea, come tutti sanno anche se fanno finta di non sapere’; e più volte aveva rimarcato che sull’istituto di Don Verzé ‘la magistratura ha indagato per 16 mesi e nessun addebito è stato sollevato nei confronti della regione: né del presidente, né di assessori, dirigenti o funzionari’. Ora non è più così”.
Non si è fatta attendere la reazione di Formigoni alle rivelazioni del Corriere della Sera, che ha sottolineato che dalla Regione non è stato dissipato denaro pubblico. “Se questa notizia è vera – ha dichiarato il presidente uscente della Regione – è stato commesso un reato, perché la notizia l’ho appresa dalla stampa”candidato ora con il Pdl per il Senato. “Non un solo euro di denaro pubblico – aggiunge Formigoni – è stato dissipato. Nessuno può dire che non è vero, perché quello che dico è la verità”. Il processo sul San Raffaele “è stato già celebrato e io non sono stato coinvolto”, ha concluso Formigoni.