Sanità e aggressioni agli operatori:| "Solo annunci, pazienti sfiduciati" - Live Sicilia

Sanità e aggressioni agli operatori:| “Solo annunci, pazienti sfiduciati”

Gaetano Agliozzo (nella foto), segretario generale della Fp Cgil, Carmelo Calvagna della Cgil Fp medici e Domenica Di Guardo segretaria Fp sanità, lanciano l'allarme a proposito delle aggressioni subite degli operatori sanitari da parte di un utenza esasperata.

FP CGIL
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CATANIA – “Legittima aspettativa. È questo lo spirito che animava il primo luglio nell’attesa di poter avviare un dialogo con i nuovi direttori generali delle aziende sanitarie della provincia catanese. Purtroppo, anche questa volta l’attesa rimane vana e sembra quasi un volersi accanire sulle condizioni della Sanità di un’intera provincia. Non entriamo nel merito delle scelte o delle interpretazioni normative, né è compito nostro indicare l’interpretazione più corretta. Certo è che il susseguirsi degli annunci, il consolidarsi di una scelta e la prospettiva di poter sviluppare una programmazione condivisa su un periodo temporale di un triennio sono ormai diventate condizioni non più procrastinabili”.

Lo dichiarano Gaetano Agliozzo, segretario generale della Fp Cgil, Carmelo Calvagna della Cgil Fp medici e Domenica Di Guardo segretaria Fp sanità, a proposito delle aggressioni subite degli operatori sanitari da parte di un utenza esasperata: “Appare superfluo ricordare che la gestione commissariale si protrae dal settembre 2012 e che alcune realtà, quali il Policlinico di Catania, in ragione della complessità organizzativa e della necessità di realizzare strategie di medio lungo periodo che incidono non solo sull’assetto della singola azienda ma anche sulla offerta sanitaria dell’intero bacino della provincia di Catania, non permettono più il protrarsi dell’attuale stato delle cose – continuano i tre rappresentanti FP.

Gli auspici sono insufficienti dopo quasi un anno e mezzo di attesa, pertanto, è necessario trasformare le speranze, le attese e le aspettative in risposte cui hanno diritto sia gli operatori della sanità ormai sotto costante attacco anche da parte di un’utenza scoraggiata, sfiduciata e la cui domanda di prestazioni sanitarie rischia di trovare una giusta risposta in altre realtà regionali sia proprio di quell’utenza la cui cura è compito precipuo del Sistema Sanitario Regionale”.


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