Sant'Agata: riaperte strade |dopo rimozione della cera - Live Sicilia

Sant’Agata: riaperte strade |dopo rimozione della cera

L'apertura è stata decisa dalla commissione di collaudo. Le vie potranno essere percorse da auto, pullman e camion - ma non da mezzi a due ruote - senza superare il limite di velocità di venti chilometri orari.

la nota del Comune
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CATANIA – Dopo la rimozione della cera, i test di frenata e la modifica dell’Ordinanza dell’Utu, nel corso della giornata sono stati riaperti al traffico dei veicoli a quattro ruote tutte le strade chiuse dopo la processione di Sant’Agata a eccezione del segmento di via Dusmet tra la Porta Uzeda e la via Porticello. Il primo tratto aperto, a cominciare dalle 8,30, è stato quello di via Caronda tra le vie Monserrato e Bertuccio. Successivamente, a partire dalle 10,30, stati aperti tutti i segmenti di via Etnea e infine, nel pomeriggio, il tratto della via Caronda tra via Monserrato e viale XX Settembre.

“L’apertura dei vari segmenti – ha sottolineato l’assessore alla Viabilità Rosario D’Agata – è stata decisa dalla commissione di collaudo costituita da tre ingegneri – il direttore dell’Ecologia Salvo Cocina, Giuseppe Ragusa dell’Utu e Filippo Riolo del Servizio Manutenzioni – e dal commissario della Polizia Municipale Gaspare Morsellino. La commissione ha proceduto alla verifica del lavoro svolto con i rappresentanti del Servizio Ecologia e di Ipi e Oikos e, successivamente, alle prove di frenatura, a 30 chilometri orari, utilizzando veicoli comunali. In alcuni casi sono stati disposti e subito effettuati interventi di rifinitura della rimozione della cera. Il maltempo di ieri, infatti, aveva rallentato le operazioni”.

Il lavoro per la rimozione della cera e la pulizia dai rifiuti era cominciato nelle prime ore della mattina del 6 febbraio. Alle operazioni, nel primo giorno, aveva partecipato un centinaio di addetti – tra personale del Comune e di Ipi e Oikos, le due ditte che hanno in appalto la raccolta dei rifiuti – con una quarantina di mezzi meccanici (14 autocompattatori, sei camion con cassoni scarabili, cinque miniescavatori e 17 piccoli autocarri per il trasporto dei rifiuti).

Successivamente hanno cominciato a lavorare dieci squadre di operatori specializzati nella rimozione della cera. Per sciogliere quella rappresa sono state utilizzate apposite torce a gas. Quando la cera si scioglie, viene ricoperta di segatura e poi si procede allo spazzamento sia manuale, sia con spazzatrici meccanizzate e aspiranti. L’ordinanza dell’Utu prevedeva che le strade venissero riaperte dopo mercoledì 11 febbraio, “e ci siamo riusciti in anticipo – ha detto D’Agata – nonostante il maltempo”.

Le strade aperte, come risulta dalla segnaletica, potranno essere percorse da auto, pullman e camion – ma non da mezzi a due ruote – senza superare il limite di velocità di venti chilometri orari. “Da quest’anno – ha spiegato Cocina – abbiamo instaurato un nuovo metodo di lavoro che prevede un confronto costante tra gli operatori attraverso breefing giornalieri per coordinare personale e mezzi sia del Comune, sia di Ipi e Oikos”.


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