Santapaola, blitz dei Carabinieri |Azzerato il gruppo di Mascalucia - Live Sicilia

Santapaola, blitz dei Carabinieri |Azzerato il gruppo di Mascalucia

Sette i fermati. TUTTI I NOMI.

Mafia e pizzo
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Piero Puglisi

CATANIA – Azzerato il gruppo dei Santapaola di Mascalucia, quello che ha come punto di riferimento storico l’ergastolano Pietro Puglisi, meglio conosciuto come Piero, genero del boss Giuseppe Pulvirenti, u Malpassotu. Sono sette le persone fermate dai Carabinieri della Compagnia di Gravina che hanno eseguito il provvedimento restrittivo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania. I sette indagati sono accusati di estorsione aggravata ai danni di alcune farmacie di Mascalucia.

L’inchiesta ha permesso di portare in manette sette persone. Tutte legate, anche da vincoli familiari, al boss Puglisi. A finire in manette sono Rosario Cantone, Fabio Cantone, Alfio Carciotto, Antonio Carciotto, Salvatore Mazzaglia, Salvatore Puglisi e Salvatore Tiralongo. 

Un’indagine particolarmente articolata che ha permesso di monitorare quasi in diretta, grazie alle intercettazioni, le richieste di pagamento alle vittime e anche gli incassi del pizzo. Le vittime, tre farmacisti, davanti alle prove inconfutabili non hanno potuto fare altre che ammettere quanto accaduto. “Abbiamo avuto la collaborazione delle vittime”, ha detto l’aggiunto Francesco Puleo.

I fermi sono stati eseguiti nei giorni scorsi. Dalle conversazioni captate i carabinieri hanno compreso che c’era un concreto pericolo di fuga, anche fuori dai confini nazionali. E inoltre pare si fosse una fibrillazione tra boss che avrebbe potuto portare anche ad azioni armate. “Vorrei sottolineare – ha detto il Procuratore Carmelo Zuccaro – la maturità con cui hanno agito carabinieri e magistrati sia per evitare il reiterarsi dei delitti di estorsione, ma anche per impedire un progetto omicidiario che era allo studio degli indagati, che sono soggetti molto pericolosi”. “Volevo sottolineare la rapidità con cui abbiamo agito”, gli ha fatto eco il comandate dei carabinieri, Raffaele Covetti.

 

 

 


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