CATANIA – L’inchiesta antimafia Bulldog che ha portato all’arresto di Roberto Vacante e del suo gruppo arriva in Cassazione. I difensori di Francesco Russo, gli avvocati Vito Di Stefano e Giuseppe Napoli, hanno depositato il ricorso in Cassazione avverso l’ordinanza del Tribunale del Riesame che ha confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari per l’accusa di concorso esterno all’associazione mafiosa Santapaola.
E’ proprio dalla figura di Francesco Russo che parte l’indagine della Squadra Mobile coordinata dal pm della Dda Rocco Liguori. Russo non sarebbe direttamente affiliato al clan ma – dalla ricostruzione degli inquirenti – le sue condotte illecite avrebbero favorito (anche economicamente) gli interessi della famiglia Santapaola. In alcune occasioni avrebbe anche prestato dei mezzi agli altri personaggi coinvolti nell’inchiesta.
I difensori contestano quanto dichiarato dai collaboratori di giustizia. L’amicizia personale di Russo con Vincenzo Santapaola (un legame che risale all’infanzia) non può considerarsi – secondo i legali – una prova del reato contestato.