Processo al ‘santone’ Capuana: l’imputato non risponderà

Processo al ‘santone’ Capuana: l’imputato non risponderà

Il suo difensore, l'avvocato Brancato, ha spiegato che l’imputato renderà dichiarazioni spontanee: “Ha già risposto al pm durante le indagini”
TRIBUNALE DI CATANIA
di
2 min di lettura

CATANIA. Il “santone” Pietro Capuana, che avrebbe abusato sessualmente di alcune ragazzine minorenni nella comunità della chiesa Lavina di Aci Bonaccorsi, non risponderà al pm. Ha rinunciato a sottoporsi all’interrogatorio. Lo ha comunicato questa mattina la difesa ai giudici del Tribunale di Catania dove è in corso il processo con rito immediato. La difesa ha fatto sapere che Capuana, che ha rinunciato all’esame in quanto è già stato sentito dal Pm durante le indagini – interrogatorio svoltosi in presenza del suo legale, l’avvocato Mario Bancato – renderà delle dichiarazioni spontanee. Anche le presunte fiancheggiatrici del ‘santone’, Katia Concetta Scarpignato, Fabiola Raciti e Rosaria Giuffrida, hanno rinunciato all’interrogatorio.

Le tre donne, in sintesi, avrebbero spinto le ragazze ad assecondare le richieste sessuali dell’anziano. L’orrore sarebbe stato promosso da Capuana, “quale fruitore delle prestazioni sessuali delle minori”. Sarebbe stato organizzato dalla “Giuffrida, quale addetta alla predisposizione dei turni settimanali delle minori”. E “dalla Raciti e dalla Scarpignato, quali incaricate allo svolgimento dell’opera di persuasione delle minori in ordine alla valenza spirituale dei predetti gesti”.

I reati sarebbero avvenuti a Motta Sant’Anatstasia, Aci Bonaccorsi, Bronte e Fondachello di Mascali dal 2008 sino all’agosto del 2016. Oggi in aula è stato sentito l’ultimo testimone di parte civile, interrogato su richiesta dell’avvocato Sergio Ziccone, che assiste una delle vittime delle violenze sessuali. Le altre invece sono assistite dagli avvocati Tommaso Tamburino, Salvo Pace, Tania Occhipinti e Francesco Laurino. Al giudizio si è costituita parte civile anche la Diocesi di Acireale, assistita dall’avvocato Giampiero Torrisi.

Le accuse per i quattro imputati sono associazione a delinquere finalizzata a commettere più delitti di violenza sessuale in danno di minori di 18 anni, costringendo le ragazzine ad avere rapporti sessuali con Capuana; oltre che concorso, a vario titolo, nelle violenze sessuali, che sarebbero state commesse da Capuana con la complicità delle tre imputate.

Si torna in aula tra due mesi

La prossima udienza, il 20 giugno, doveva dunque essere quella dell’esame degli imputati, ma a questo punto, esaurita la lista testi dell’accusa e delle parti civili, s’inizierà con i testi delle difese, salvo eventuali dichiarazioni spontanee degli imputati. Il santone, come detto, è difeso dall’avvocato Brancato. Il collegio dei difensori degli imputati, al giudizio immediato, è composto dagli avvocati Giada Taccia, Gianfranco D’Alessandro e Cesare Flavio Cicorella.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI